I resti di Francisco Franco saranno trasferiti questo giovedì  

I resti di Francisco Franco saranno trasferiti questo giovedì

(Foto Fotogramma/IPA)

Pubblicato il: 21/10/2019 14:49

I resti di Francisco Franco saranno trasferiti giovedì in un cimitero della periferia di Madrid, lasciando il grande mausoleo delle Valle dei caduti che l’ex dittatore spagnolo si era fatto costruire a gloria del suo regime. Il trasferimento, annunciato oggi dal governo, sarebbe stata una promessa di Pedro Sanchez, che il primo ministro socialista riuscirà così a mantenere a pochi giorni dalle elezioni del 10 novembre.

Sanchez voleva procedere all’esumazione già nell’estate 2018, ma i nipoti di Franco hanno opposto obiezioni legali di ogni genere. Il Tribunale Supremo ha poi dato appoggio al governo. L’ex dittatore riposerà nel cimitero di El Pardo Mingorrubio, dove sono sepolti la moglie Carmen Polo e diversi gerarchi franchisti, non nella cattedrale di Almudena, al centro di Madrid, come la famiglia desiderava.

L’esumazione, lontano dalle telecamere, si terrà alle 10.30 del mattino. La stampa rimarrà probabilmente all’esterno della basilica e potrà assistere all’uscita del feretro. Secondo quanto riferito dai media, il trasferimento dovrebbe avvenire in elicottero, per evitare manifestazioni di nostalgici franchisti lungo il percorso. Il governo inoltre, ha negato le richieste della famiglia per onori di Stato e la bandiera spagnola sulla bara. “Fantascienza”, ha risposto Sanchez.

Morto il 20 novembre 1975, dopo aver governato la Spagna dalla fine della sanguinosa guerra civile nel 1939, Franco è ora sepolto in un imponente mausoleo che lui stesso fece costruire da prigionieri repubblicani per seppellirvi il fondatore della falange spagnola Primo de Rivera. L’obiettivo era di glorificare la “Crociata” guidata da Franco nel conflitto civile. Nelle Valle dei Caduti, all’ombra di una croce alta 150 metri, furono sepolti resti di 30mila vittime di entrambi gli schieramenti, spesso contro la volontà delle famiglie.

Il mausoleo, con la sua basilica è diventato, nel corso degli anni, un punto di riferimento per i nostalgici del franchismo, rimanendo una spina nel fianco per la democrazia spagnola. Il partito Popolare ha sempre preferito non toccare nulla, ma anche i due precedenti capi di governo socialisti, Felipe Gonzales e José Luis Zapatero non erano riusciti a trovare una soluzione.

Sanchez sembra ora essere riuscito a mantenere la sua promessa e spera di poter così galvanizzare i suoi potenziali elettori in vista del voto del 10 novembre, mentre l’opinione pubblica è scioccata dai duri scontri fra polizia e manifestanti in Catalogna. L’impasse politica che porta ad un ritorno anticipato alle urne dopo il voto di fine aprile è anche legata al mancato accordo con la sinistra radicale di Podemos, a cui Sanchez spera di sottrarre elettori. Trasferito Franco, toccherà al prossimo governo trovare una soluzione per il futuro status della Valle dei Caduti, con il probabile trasferimento anche della salma di Primo de Rivera.