Precongresso Manageritalia Lazio, il Presidente Saliola: “Dobbiamo portare l’innovazione nelle aziende e nella società” 

Precongresso Manageritalia Lazio, il Presidente Saliola: “Dobbiamo portare l’innovazione nelle aziende e nella società”

Pubblicato il: 21/10/2019 12:23

Oltre 100 manager ieri sera a Roma al Precongresso di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria. Tema al centro dei lavori, che hanno coinvolto istituzioni, università e business community, Rappresentanza e Sindacato a km 0

Roma, venerdì 18 ottobre 2019 – “Le forti trasformazioni dettate dalla tecnologia in atto nell’economia e nella società – ha detto aprendo i lavori del precongresso il presidente Roberto Saliola – richiedono un ruolo sempre più attivo dei manager, che devono portare l’innovazione in azienda, in tutte le aziende, e di chi come noi li rappresenta, che deve innovare il supporto ai manager e il modo nel quale portare il loro valore e contributo su questi aspetti in ogni dove, anche nella società”.

Gli oltre 100 manager presenti ieri sera a Roma, all’hotel Marriott Rome Central Park, sono stati i veri protagonisti dell’incontro. Dopo alcuni contributi video e una tavola rotonda animata da rappresentanti di istituzioni e business community, i manager hanno infatti lavorato in gruppi per poi condividere e sintetizzare il lavoro fatto votando una mozione finale da portare al Congresso nazionale dell’Organizzazione dei manager del terziario che si terrà a Milano il 15 e 16 novembre.

“Oggi – ha detto Carlo Borgomeo, presidente Fondazione CON IL SUD – c’è tanto bisogno dei corpi intermedi. Le forti trasformazioni in atto risultano sempre più complesse e ci vogliono competenze specifiche per gestire le diverse situazioni e coinvolgere i diversi pubblici. Dobbiamo però ricostruire meccanismi e modelli di rappresentanza ancora troppo legati al modello fordista. Non possiamo più pensare di gestire con piccole correzioni ai modelli esistenti le fortissime novità introdotte dalla tecnologia e dalla globalizzazione”.

“Oggi – ha detto Francesco Rizzi, docente di Economia Università degli Studi di Perugia – la capacità di intermediazione è determinante per portare tutti a utilizzare e cogliere il meglio dalle tecnologie. I manager sono tra i principali agenti del cambiamento e devono far uscire le aziende dalla loro miopia, devono spingere sull’innovazione e gestire il rischio. Per farlo devono sviluppare nuove reti di relazioni, innovare i business model, l’organizzazione e il ruolo e il senso del lavoro delle persone. In questo il supporto e la forza di un’organizzazione che li rappresenti è determinante”.

“In un mondo del lavoro che cambia vertiginosamente – ha detto Paolo Stern, consulente del lavoro e Presidente NexumStp – i manager devono cavalcare e anticipare il cambiamento in azienda, così come chi li rappresenta deve farlo a supporto loro e dell’ecosistema. La funzione di rappresentanza è oggi ancor più vitale per far dialogare e collaborare tutte le professionalità coinvolte e trovare, anche ascoltando e dialogando con i propri rappresentati, le necessarie sinergie e modifiche a quei modelli culturali, normativi e di ogni altro tipo che ostacolano e bloccano il necessario cambiamento”.

“Il compito delle organizzazioni di rappresentanza e dei sindacati – ha detto Mario Mantovani, presidente Cida e vicepresidente Manageritalia – è oggi vitale, ma deve prendere atto della nuova realtà e gestirla attivamente per non subirla. C’è bisogno di una trasformazione normativa e organizzativa centrata sul concetto di “lavoro organizzato”, di preservare e rendere più efficiente il sistema di welfare “europeo”, fonte di stabilità, coesione sociale e copertura dalle discontinuità indotte dalla tecnologia, di sviluppare competenze e capacità con modelli d’apprendimento continuo nell’intero ciclo di vita professionale. In questo crediamo fermamente e su questo vogliamo dialogare e discutere con tutti in un mondo che chiede sempre più competenze, relazioni e sinergie”.

All’incontro sono intervenuti anche Mario Baccini, presidente Ente Nazionale per il Microcredito, ex ministro Funzione pubblica; Gianluca Deriu, direttore Confcommercio Nuoro/Federalberghi Sardegna; Massimo Mascini, direttore del quotidiano online “Il diario del lavoro”; Romano Benini, giornalista Rai e docente universitario.

I DATI

Alcuni dati dimostrano che l’innovazione c’è ed è presente sul territorio della regione Lazio, ma rimane confinata alle singole aziende e non riesce a fare sistema sia nella cooperazione tra imprese sia tra pubblico e privato. Il gap con l’Europa sta tutto qui e in un livello di istruzione terziaria troppo basso. Questo dicono i dati e questo si è ribadito e condiviso a Roma al precongresso di Manageritalia Lazio.

Il Lazio – guardando ad alcuni parametri significativi della presenza di innovazione nel territorio (grafico 1) – svetta, rispetto alla media europea, per la quota di piccole e medie imprese che innovano all’interno dell’azienda, nella spesa in R&D nel pubblico, nelle innovazioni di vendita/aziendali e nei Sistemi di innovazione nel manifatturiero. Mentre i gap negativi più vistosi sono nella collaborazione di pmi innovative, richiesta di brevetti internazionali, nell’istruzione terziaria, nella spesa in R&S del settore privato. Rispetto all’Italia il Lazio si posiziona sempre sopra la media, salvo nelle registrazioni di marchi e brevetti.

Per quanto riguarda i dirigenti in regione il calo continua: -2,3% dal 2008 al 2017, -1,7% nel solo 2017. Anche a Roma le cose non vanno molto meglio: -1,2% dal 2008 al 2017 e -1,7% nel solo 2017. Un calo meno ampio di quello avvenuto a livello nazionale -5% dal 2008 al 2017, ma più marcato nell’ultimo anno. A crescere solo le donne, ma questo è ormai un dato di fatto a livello nazionale e un aspetto nel quale la capitale è ai primi posti.

Grafico 1 – Innovazione in Lazio: rispetto a media Eu e Italia

Se l’Italia è 100: la linea arancione è il Lazio rispetto all’Italia (se linea arancione > 100 allora Lazio è meglio di ITALIA)

Se l’Europa è 100: linea blu è il Piemonte rispetto all’Europa (se linea blu > 100 allora Lazio è meglio di EUROPA)

IN SINTESI LA LETTURA DEI DUE GRAFICI è SEMPRE “SE MAGGIORE DI 100, LA REGIONE PERFORMA MEGLIO DEL BENCHMARK”

MANAGERITALIA Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria (www.manageritalia.it) – (Associazione Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato) associa oltre 5.000 manager ai quali fornisce una vasta gamma di servizi, di derivazione contrattuale e non, quanto mai validi ed evoluti: formazione, consulenze professionali, sistemi assicurativi e di previdenza integrativa, assistenza sanitaria ai manager e alla famiglia, iniziative per la cultura e il tempo libero.

L’Associazione, insieme ad altre 12 Associazioni dislocate sull’intero territorio nazionale, fa capo a MANAGERITALIA (Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del terziario) la Federazione nazionale che rappresenta a livello contrattuale i dirigenti del commercio, trasporti, turismo, servizi e terziario avanzato. La crescita dei suoi associati è avvenuta in parallelo con lo sviluppo del terziario in Italia negli ultimi 30 anni.

Oggi MANAGERITALIA significa in Italia oltre 35.000 manager: 22.000 dirigenti in attività che lavorano in 8.600 aziende, oltre a 8.000 dirigenti pensionati. Dal 2001 ha avviato forme di apertura e aggregazione verso i quadri e professional. In pochi anni se ne sono associati 5.000, dando valore e concretezza al processo di naturale evoluzione e ampliamento della rappresentanza.

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www.managertitalia.it