Mondo di mezzo, Cassazione: “Non è mafia” 

Mondo di mezzo, Cassazione: Non è mafia

Pubblicato il: 22/10/2019 20:17

Non è mafia. I giudici della VI sezione penale della Cassazione, presieduta da Giorgio Fidelbo, dopo una lunga Camera di consiglio hanno deciso che il sodalizio guidato dall’ex Nar Massimo Carminati e dall’ex Ras delle cooperative Salvatore Buzzi non era un’associazione mafiosa. La sentenza su ‘Mafia Capitale‘, che non riconosce il 416bis, reato caduto in primo grado ma ammesso in Appello, giunge a cinque anni dall’operazione che con due retate, il 2 dicembre 2014 e il 4 giugno 2015, ha portato all’arresto rispettivamente di 37 e 44 persone.

Il verdetto dei giudici della Suprema Corte è arrivato dopo tre giorni di udienze fiume con la requisitoria dei tre sostituti procuratori generali Luigi Birritteri, Luigi Orsi e Mariella De Masellis, terminata con la richiesta di conferma delle condanne dell’Appello e le arringhe dei difensori. I giudici della Cassazione, che con la sentenza hanno annullato senza rinvio, quindi non riconosciuto il 416 bis, hanno rinviato in Appello per la rideterminazione della pena in relazione all’associazione a delinquere semplice.

DIFESA CARMINATI – “Era una storia giuridicamente un po’ forzata, per annullare senza rinvio vuol dire che la Cassazione l’ha ritenuta giuridicamente insostenibile” ha detto l’avvocato Cesare Placanica, difensore di Massimo Carminati, al termine della lettura della sentenza.

DIFESA BUZZI – “Roma è liberata dalla mafia. E’ stata scritta una pagina finalmente chiara. Credo che il tempo mi abbia dato ragione – ha detto poi Alessandro Diddi, difensore di Salvatore Buzzi -. Soprattutto questo collegio che nessuno potrà mai delegittimare. La vita di Buzzi da questo momento e cambiata, potrà guardare al suo futuro”. E “ora c’è un annullamento con rinvio e dobbiamo fare dei conteggi” ha aggiunto l’avvocato, spiegando che sul profilo sanzionatorio bisogna capire.

DIFESA GRAMAZIO – “Siamo di fronte ad una sconfessione radicale dell’impostazione della Procura della Repubblica di Roma e debbo dire, con una certa amarezza, anche della Procura generale presso la Corte di Cassazione che mi aspettavo sarebbe stata un po’ più rigorosa” ha detto l’avvocato Valerio Spigarelli, difensore di Luca Gramazio e Agostino Gaglianone, il quale è stato assolto anche dal reato di intestazione fittizia “ma hanno confermato la responsabilità per una fattura, ma stiamo parlando del niente assoluto”.

DIFESA BRUGIA – “Questa – ha detto poi l’avvocato Giosuè Naso, difensore di Riccardo Brugia – è la sconfitta del modo di fare i processi di Pignatone e del Ros di Roma”.

SINDACA RAGGI – Di una sentenza che “conferma comunque il sodalizio criminale” ha parlato la sindaca di Roma, Virginia Raggi. “E’ stato scritto un capitolo buio della storia della nostra città. Noi stiamo lavorando per risorgere dalle macerie e ai cittadini onesti dico ‘si va avanti a testa alta’”.