Mutande, cani eroi e misteri: il film del raid contro al-Baghdadi 

Mutande, cani eroi e misteri: il film del raid contro al-Baghdadi

(Afp)

Pubblicato il: 29/10/2019 16:11

Il mistero della sepoltura, un cane eroe e un paio di mutande. Nuovi (e per certi versi scabrosi) dettagli continuano ad emergere sul raid dei commando della Delta Force in cui è morto il Califfo nero Abu Bakr al-Baghdadi. A cominciare dal modo in cui è stato identificato il terrorista con la passione per il calcio, che si è fatto esplodere una volta braccato insieme ai suoi tre figli.

Il racconto di Trump, pieno di dettagli anche sullo stato emotivo del terrorista, vale la sceneggiatura di un film d’azione. Scena iniziale: l’arrivo dall’alto delle forze speciali, armate fino ai denti. Poi la caccia all’uomo nel tunnel della sua ultima fuga. Il gesto estremo di al-Baghdadi, che si fa esplodere insieme ai suoi tre figli. L’identificazione e poi il giubilo con l’annuncio del “jackpot”, ovvero della morte del terrorista. Dubbi, domande irrisolte e misteri si insinuano in questa trama perfetta. A partire dall’identificazione di al-Baghdadi. I test sono stati condotti sul posto, tramite un lettore di Dna portatile, da tecnici che hanno accompagnato le forze speciali e che hanno confrontato alcuni campioni del Dna di Baghdadi che avevano con loro con alcuni frammenti prelevati dalla biancheria intima del Califfo. “Nostre fonti hanno portato le mutande di al-Baghdadi per condurre un test del Dna e assicurare che la persona in questione fosse lo stesso al-Baghdadi“, ha spiegato con involontaria ironia su Twitter Polat Can delle Forze democratiche siriane (Fds).

Chiarito il ‘mistero’ dell’identificazione, restano altre questioni senza risposta. E’ vero, come ha detto Trump, che al-Baghdadi è morto da “vigliacco, scappando e piangendo?”. Il segretario alla Difesa Usa, Mark Esper, non ha confermato la versione un po’ cinematografica del presidente. “Non ho questi dettagli”, ha detto alla ‘Abc’, aggiungendo che “probabilmente Trump ha avuto l’opportunità di parlare” con i militari sul terreno.

C’è poi il nodo della sepoltura. Due fonti della Difesa americana hanno spiegato che i resti del corpo del Califfo sono stati sparsi in mare dopo un rito islamico. Analogo trattamento era stato riservato otto anni prima a Osama Bin Laden, ucciso in un’operazione delle forze speciali americane in Pakistan ed il cui corpo venne gettato in mare. Certezze in entrambi i casi non ce ne sono.

Ogni film americano che si rispetti poi non può mancare del lieto fine. E il film su al-Baghdadi non è da meno. Trump ha dato la notizia di un “meraviglioso” cane ferito durante il blitz dall’esplosione di una granata, twittandone una foto declassificata. Anche qui le domande sull’animale sono fioccate. Qual è il suo nome? La Razza? E’ maschio o femmina? E soprattutto, è sopravvissuto? Grazie a Newsweek ne sappiamo di più: si chiama Conan, nome ispirato al comico Conan O’Brien (che negli anni scorsi ha condotto tra l’altro “The Tonight Show” al posto di Jay Leno) e non al barbaro, ed è una femmina (anche se ha un nome maschile) di pastore belga. Cosa più importante Conan sta bene ed è già tornato in servizio. Ciak si gira.