Libri: ‘Penultimi’, poesia e perfomance di Francesco Forlani 

I poetici 'Penultimi' nel libro di Francesco Forlani

Pubblicato il: 31/10/2019 20:05

Penultimi, l’ultimo libro di Francesco Forlani, appena uscito per Miraggi edizioni nella collana Janus|Giano (edizioni bilingue), sarà al centro di una performance (Ode ai penultimi) che si terrà a Torino, all’Amen Loft nell’ambito di NESXT, independent art festival (fino al 3 novembre). Penultimi è poesia, performance, uno spazio sonoro e visivo, omaggio al mondo metropolitano.

I penultimi non sono gli ultimi. I penultimi possono ancora trovare ciò che resta della civiltà occidentale, delle sue idealità: la comunanza, la commozione, la morbidezza di ciò che è sensuale, corporeo, vitale. Possono ancora concepire la speranza del cambiamento. Il mondo che emerge da Penultimi non è più quello dell’alienazione operaia, ma quello dell’apartheid prodotta dalle nuove oligarchie finanziarie. La società tende a dividersi in caste, non più in classi come nel Novecento. Le persone, sempre in movimento pendolare, restano immobili, l’Occidente sembra tutto retrodatato al vecchio regime, a prima della rivoluzione borghese. E’ un mondo neofeudale. Di questo mondo Forlani dice con tenerezza e crudeltà.

“Da quando ho cominciato un nuovo lavoro d’insegnante nelle scuole medie di quasi Normandia ho, insieme alla fortuna di sentire le temperature del tempo degli adolescenti, il doppio privilegio di “aprire” il metrò di Parigi alle cinque e mezza e quello di condividere con i penultimi la tratta che va da Nation a Montparnasse e dalla Gare de Montparnasse a Dreux. Si tratta -sottolinea l’autore- di una folla prigioniera del dormiveglia, dei sogni, di umanità che ti accoglie con gentilezza, socchiude gli occhi e con uno spirito di partecipazione al mondo, ognuno, nel suo piccolo, rende possibile il giorno. A loro va la mia gratitudine.”

Francesco Forlani vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali “Paso Doble” e “Sud”, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali. È redattore del blog letterario “Nazione Indiana” e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su “La Revue Littéraire” (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma “Cocina Clandestina”, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo.