Tensione sulla manovra  

Tensione sulla manovra

(Fotogramma)

Pubblicato il: 03/11/2019 07:06

Tensione nella maggioranza sulla manovra. L’intervista di Matteo Renzi a ‘Il Messaggero’ provoca la reazione di M5S e Pd che fanno quadrato attorno al premier. La legislatura va avanti con Conte premier o anche senza? Per il leader di Italia Viva “dipende da come funziona il governo, non da me. Niente di personale sia chiaro: a me sta a cuore l’Italia, non il futuro dell’avvocato Conte“. “In questa manovra c’è qualche segnale incoraggiante – scrive poi Renzi su Twitter, sintetizzando i passaggi più rilevanti dell’intervista – Ora dobbiamo eliminare i tre principali errori rimasti: le tasse su zucchero, plastica e soprattutto su auto aziendali che sono una inspiegabile mazzata alla classe media”.

La replica dei pentastellati non si fa attendere. “Lo vogliamo dire chiaramente – scrivono in un post su Facebook – non esiste futuro per questa legislatura se qualcuno prova a mettere in discussione il presidente Conte con giochini di palazzo, immaginando scenari futuri decisamente fantasiosi”. “C’è futuro se si ascoltano i cittadini – sottolinea il Movimento – Stiamo lavorando a una manovra che darà risposte concrete agli italiani. E ci stiamo riuscendo perché ascoltiamo le persone. Falliamo ogni volta che non ascoltiamo i cittadini e iniziamo a parlare ‘politichese’. In questi giorni nella legge di bilancio abbiamo portato avanti le priorità che ci avevano chiesto gli italiani – lo stop all’aumento dell’Iva, la conferma di quota 100 e della flat tax per partite Iva, il lancio degli investimenti green, l’abbassamento del cuneo fiscale e il carcere per gli evasori – perché erano misure fondamentali per dare sostegno ai cittadini”.

“Questa manovra – prosegue M5S – che il Parlamento ha il diritto di migliorare, è stata scritta grazie al confronto leale e sereno tra le forze politiche che fanno parte di questa maggioranza. La lealtà deve continuare a essere il punto fondante dell’azione politica di questo governo, anche attraverso un confronto franco e acceso, ma che si basi sui temi e non sui giochi di palazzo. Ogni tanto ci ritroviamo a leggere interviste o retroscena che trasmettono agli italiani un messaggio ambiguo. Che ricorda tanto la Prima Repubblica. I giochini di palazzo, appartenenti alla vecchia politica, non possono appartenere a questo governo”. “E se qualcuno ha strane intenzioni – continuano i 5S – deve sapere che non avrà mai il supporto del MoVimento. Lo vogliamo dire chiaramente: non esiste futuro per questa legislatura se qualcuno prova a mettere in discussione il presidente Conte con giochini di palazzo, immaginando scenari futuri decisamente fantasiosi”.

Lo stesso vale anche se si continua a indebolire quest’Esecutivo attraverso messaggi che fanno male al Paese e che lo mettono continuamente in fibrillazione. Il governo è forte se lavora unito e compatto. E tutti dobbiamo lavorare seguendo la stessa strada, perché non esistono scorciatoie. L’accordo sulla legge di bilancio è stato raggiunto da tutte le forze politiche di maggioranza. Ora andiamo a meta – è la conclusione – e miglioriamo la qualità della vita degli italiani”.

Dal Pd interviene il viceministro dell’Economia Antonio Misiani. “La #leggedibilancio blocca la stangata IVA, cancella il superticket, taglia le tasse ai lavoratori, aiuta le imprese che investono – scrive su Twitter – Tutte le scelte, comprese le più contestate, sono state condivise da tutta la maggioranza. Stop polemiche. Lavoriamo insieme per migliorarla”. Arriva poi la replica di Dario Franceschini. “Repetita iuvant: il Governo Conte è l’ultimo di questa legislatura. Chi lo indebolisce con fibrillazioni, allusioni, retroscena di palazzo, fa il gioco della destra. Forse sarebbe ora di smetterla”, twitta il ministro dei Beni Culturali.

Renzi controreplica sempre via Twitter: “Letti i commenti #RenziMessaggero ribadisco: chi vuole abbassare le tasse non è contro il Governo, ma fa un favore al Governo. Chi le vuole alzare come nel caso delle auto aziendali, fa invece un regalo a Salvini ed un danno agli italiani #ItaliaViva”. “Ribadisco in modo semplice. Abbiamo fatto un Governo di emergenza che può aiutare il Paese su molte cose a cominciare dalla riduzione degli interessi sul debito. E parliamo di decine di miliardi, non di spiccioli – scrive poi il leader di Iv su Facebook – Nel merito della legge di bilancio siamo felici dei risultati ottenuti fino ad oggi. Ma non basta. Noi continueremo a batterci in Parlamento per migliorare ancora i provvedimenti su auto aziendali e microbalzelli che feriscono la competitività delle imprese. Le nostre proposte non sono slogan, ma hanno coperture: e se in Parlamento ci saranno i numeri diventeranno legge. Tutto qui”. “Chi elimina autogol come quello sulle auto aziendali non sta attaccando il Governo: sta facendo un favore al Governo. Invece mantenere quelle microtasse dannose non significa fare un regalo al Governo, ma significa fare un regalo a Salvini – prosegue Renzi – Non mi sono limitato a dire che vogliamo cancellare le tasse sulle auto aziendali: ho spiegato anche come farlo. Perché i populisti parlano con gli slogan, i politici fanno proposte concrete. I politici fanno interviste lanciando idee e proposte, i populisti le commentano avendo letto solo i titoli”.

A fine giornata il premier Giuseppe Conte, all’Adnkronos, taglia corto sulle polemiche: “Oggi mi sono dedicato a commemorare i morti, tra le altre cose ho parlato con i genitori dei due agenti rimasti uccisi Rotta e De Menego. Nessun commento neppure con lo staff sulla situazione politica…“.

Intanto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il disegno di legge di Bilancio, autorizzandone la presentazione alle Camere. Il testo della manovra è stato trasmesso al Senato.