Sindrome della Bella addormentata, ecco cos’è  

Sindrome della Bella addormentata, ecco cos'è

Immagine di repertorio (Fotogramma)

Pubblicato il: 04/11/2019 17:06

Ha un nome ‘da favola’ ed è ancora un mistero per la medicina. E’ la ‘sindrome della Bella addormentata’ o, più scientificamente, di Kleine-Levin, malattia neurologica rara e di origine sconosciuta, caratterizzata da episodi ricorrenti di sonno prolungato e di disturbi cognitivi, come nel caso della 17enne colombiana Sharik Tovar, riportato da ‘Livescience’, che in una ‘crisi’ ha dormito quasi 2 mesi non riconoscendo il volto della madre al risveglio.

Sono proprio gli adolescenti ad essere più colpiti da questa malattia che interessa una persona ogni 500.000 di cui 2/3 uomini e 1/3 donne. All’origine del primo episodio di sonno prolungato nel 72% dei casi c’è un’infezione e, in generale, gli episodi sono ciclici con una durata media di 10 giorni che si ripetono ogni 3 o 4 mesi (la frequenza è più ravvicinata nelle forme infantili). Il numero di episodi per ciascun malato va dai 7 a 19 in una fascia d’età tra gli 8 e i 14 anni. Gli episodi comportano ipersonnia (tra le 15 e le 21 ore di sonno al giorno), disturbi cognitivi (apatia, confusione, lentezza, amnesia) con sensazioni di irrealtà (percezioni alterate, stato onirico).

Al di fuori degli ‘attacchi’, la condizione delle persone colpite dalla sindrome della Bella addormentata, torna normale: solo due ragazzi su 10 mantengono per diversi mesi problemi di attenzione e di memorizzazione. Pur essendo episodica, la malattia crea diversi disagi nella vita familiare, scolastica e lavorativa. Non esistono cure e, anche per questo, sono fondamentali supporti medici e sociali alla persona e alle famiglia durante gli episodi e aiuti psicologici specializzati nel corso del tempo.