Conte: “Mio sfogo costruttivo, e i dirigenti in privato…”  

Conte: Mio sfogo costruttivo, e i dirigenti in privato...

Antonio Conte (Foto IPA/Fotogramma)

Pubblicato il: 08/11/2019 14:48

“Voi vedete uno sfogo, non so se qualche dirigente lo vede così, ma io vedo il fondo costruttivo, per cercare di capire dove si sia commesso qualche errore. Senza additare nessuno e mettendomi io per primo dentro questa situazione”. Lo ha detto in conferenza stampa il tecnico dell’Inter, Antonio Conte, dopo le dure critiche espresse alla politica societaria dopo la débacle di Dortmund.

“Sono stato chiamato all’Inter per cambiare i giri al motore dopo gli ultimi nove anni” senza protagonismo della squadra milanese sullo scenario calcistico. “Bisogna cercare di capire che si può e si deve fare meglio, perché siamo l’Inter. Poi, quando siamo nel privato, tra mura amiche, i dirigenti sono i primi a riconoscere che alcune situazioni potevano essere risolte in maniera migliore a inizio stagione”, ha puntualizzato il tecnico nerazzurro.

“Non posso accontentarmi. Dobbiamo spingere e cercare di alzare l’asticella sotto ogni punto di vista. La alzerò io, lo staff, i giocatori e i dirigenti alla ricerca dell’eccellenza. Tutti uniti e compatti, sennò non cambierà mai nulla negli anni e sarà un peccato. A me vivacchiare non piace. Sono stato chiamato ed ho accettato l’Inter sapendo di arrivare in un momento storico difficile, chi ci è davanti c’è da tanto tempo e sono strutturati: e non mi riferisco solo alla Juve. E’ inevitabile che porto aspettative, le metto su di me ma non possono essere solo su di me, tutti quanti dobbiamo cambiare i giri”, ha proseguito Conte.

“Dobbiamo riportare l’Inter a competere per diventare protagonisti. Qualsiasi cosa l’ho fatta solo per il bene dell’Inter. Se poi creo difficoltà a qualcuno mi dispiace ma io sono stato chiamato per questo. Nel momento in cui dovessi accorgermi che questo non può esser fatto diventa difficile ma non posso snaturarmi. Chiedo sempre tantissimo a me stesso e al mio staff perché dobbiamo andare alla ricerca dell’eccellenza senza accontentarci”.