La fiaba batte Peppa Pig, è ancora la migliore ninna nanna  

La fiaba batte Peppa Pig, è ancora la migliore ninna nanna

Foto Fotogramma

Pubblicato il: 09/11/2019 13:30

Molti genitori con figli piccoli sono arrivati a detestare le vocine di Peppa Pig, le musiche dei Super Pigiamini o i balletti di Masha e Orso. Ma ha davvero senso condividere la visione dei cartoon con il piccolo di casa? “Assolutamente no: quando mamma o papà sono presenti, l’ideale è spegnere gli schermi e chiacchierare. Specie alla sera, prima di andare a letto. Lo testimoniano i risultati di un’indagine che ho realizzato su bimbi sotto i 6 anni: alla richiesta se preferissero la sera guadare un cartone animato in tv, sul tablet o una fiaba raccontata dai genitori, la stragrande maggioranza ha scelto la fiaba“, spiega all’Adnkronos Salute il pediatra di Milano Italo Farnetani, ordinario alla Libera Università Ludes di Malta.

“A questa età – assicura il pediatra – i bambini hanno bisogno di parlare con degli esseri umani. E la sera, nel loro momento anti-paura, quando si fa buio e stanno per andare a letto, il contatto è fondamentale: la presenza inanimata del piccolo schermo è solo un surrogato. Il problema è che oggi sono proprio i genitori ad essere inesorabilmente attratti dagli schermi. Così, anche quando sono presenti, spesso sono talmente presi da chat, social e device da risultare distratti e assenti. Insomma, i piccoli si ritrovano parcheggiati davanti agli schermi”, insiste Farnetani. “Se proprio devo scegliere tra tv baby-sitter e tablet poi, consiglio il secondo, perché i bimbi possono interagire e non si limitano a fruire passivamente dei programmi”, precisa il pediatra.

Ma attenzione: anche la televisione ha la sua utilità, se non si eccede. “Consente al piccolo di fare un ‘bagno di linguaggio’: apprendere tante parole nuove, senza inflessione dialettale, divertendosi. Un sistema utile anche per i figli di coppie straniere. L’importante, come in tutte le cose, è non esagerare”, ammonisce.

Ormai numerosi studi scientifici hanno consentito di conoscere i tempi utili di interazione con questi dispositivi. “Per i bimbi sotto i sei anni – precisa Farnetani – fino ad un’ora e mezzo davanti a uno schermo è utile per stimolare linguaggio e intelligenza, dopo le 2 ore si ha un effetto negativo”. Un elemento da tenere presente è che il bambino ha davvero bisogno del contatto diretto con l’adulto. “Mi rendo conto che oggi le vite dei grandi sono molto impegnate, ma il suggerimento è semplice: quando si sta insieme – conclude il pediatra – spegnete tv e tablet e iniziate a chiacchierare. Meglio raccontare quello che si è fatto durante la giornata, o anche una storia di quando si era piccoli, piuttosto” che sorbirsi in due i cartoni animati per bambini.