Milano, imbrattato Anfiteatro del Giardino dei Giusti  

Milano, imbrattato Anfiteatro del Giardino dei Giusti

(Fotogramma)

Pubblicato il: 09/11/2019 16:05

A un mese dall’inaugurazione e due giorni dopo la notizia della scorta assegnata a Liliana Segre, protagonista dell’inaugurazione stessa, il Giardino dei Giusti del Monte Stella di Milano è stato deturpato con vernice rossa e scritte. Ad essere colpito è stato l’Anfiteatro Ulianova Radice, dedicato alla direttrice di Gariwo scomparsa prematuramente lo scorso anno. Questo spazio è il simbolo dell’impegno dell’Associazione per il Giardino dei Giusti – composta da Comune di Milano, Gariwo e Ucei con il compito di gestire questo luogo di memoria – per il dialogo e la riflessione con gli studenti delle scuole, che a migliaia ogni anno visitano il Giardino.

“Ad appena pochi giorni dall’inaugurazione del Giardino dei Giusti alla presenza della senatrice Segre – ha dichiarato il presidente di Gariwo Gabriele Nissim appena appresa la notizia – quanti cercano di creare un clima di odio nel nostro Paese hanno vandalizzato l’Anfiteatro e gli impianti di illuminazione del Giardino del Monte Stella”.

“Non è un caso che questa provocazione sia avvenuta il giorno dopo la decisione del prefetto di affidare una scorta alla senatrice. Mi auguro che quanto prima possa essere dato al Giardino un servizio di sorveglianza da parte degli organi di sicurezza. Il Giardino di Milano – continua Nissim – è un luogo di pace e di dialogo, e per questo chi semina odio vuole ostacolarlo. A questa intimidazione, che non a caso ha voluto colpire l’Anfiteatro dove si ritrovano gli insegnanti e gli studenti delle scuole, Gariwo risponderà con il suo lavoro di educazione alla responsabilità nelle scuole e nelle città e con il grande convegno internazionale di GariwoNetwork il prossimo 27 novembre. L’odio si combatte con la persuasione, ma in questi tempi c’è anche bisogno di vigilanza attiva, come ha proposto al Parlamento Liliana Segre”.

Molto dura la reazione di Pierfrancesco Maran, assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano, che non esita a paragonare quanto accaduto a un atto di fascismo. “Il fascismo è nostro nemico, ci combatte e noi lo combattiamo – ha sostenuto l’assessore -. Chi deturpa il Giardino inaugurato poche settimane fa dalla senatrice Segre per supposti motivi ambientali dimostra di avere una scala di valori così sballata da non comprendere che qualunque legittimo diritto di critica si ferma prima di deturpare un luogo così importante per la coscienza civile della nostra comunità, per di più in giornate difficili dal punto di vista del rispetto a questi valori e alle persone che hanno promosso e realizzato questo luogo. Ora non resta che rimetterci al lavoro e sistemare le cose perché tutto sia a posto quando settimana prossima visiteremo il Giardino insieme alla moglie di Vaclav Havel”.