Asus festeggia 30 anni alla “ricerca dell’incredibile”  

Asus festeggia 30 anni alla ricerca dell'incredibile

Pubblicato il: 13/11/2019 16:11

Era il 1989, quattro ingegneri taiwanesi con esperienza nei laboratori di Ricerca e Sviluppo di Acer si misero in proprio e realizzarono la prima scheda madre a marchio Asus, scegliendo il nome della società dalle ultime lettere di Pegasus, il mitico cavallo alato. E’ iniziata così l’avventura di T.H. Tung, Ted Hsu, Wayne Hsieh e M.T. Liao, fondatori del colosso tecnologico che ha rivoluzionato il mondo dell’hardware e che oggi è celebre in tutto il mondo non solo per la componentistica, ma anche per i notebook fin dal 1997, per gli smartphone dal 2014 e i prodotti per il gaming a brand Rog – Republic of gamers.

“In 30 anni Asus è riuscita a mantenere una forte impronta ingegneristica facendola evolvere con spiccata creatività e una visione attenta ai trend e ai propri consumatori con l’obiettivo di creare innovazioni tecnologiche avanzate ma vicine alle persone”, ha commentato Massimo Merici, Business Development Manager SYS PC Business Group dell’azienda, in occasione dei festeggiamenti per il trentennale che si sono svolti a Milano alla presenza di partner, clienti e stampa. Nel corso dell’evento, il colosso taiwanese ha esposto, in un percorso emozionale tra luci, musica e saltimbanchi, i prodotti che hanno segnato la storia di Asus, tra cui componenti hardware, la prima line up di notebook al mondo realizzata in bamboo e i primi portatili eeePc.

Ora, ha continuato Merici, “l’obiettivo è di confermarsi e continuare a spostare l’asticella verso l’alto. Come fatto in questi primi 30 anni, Asus sarà in grado anche nel futuro di anticipare trend e la direzione del mercato con idee fuori dagli schemi, creatività e innovazione. In una continua ricerca dell’incredibile, vera e propria filosofia dell’azienda”. Sarà un futuro, ha detto ancora il manager, “che riserva infinite possibilità di fronte a sé e che danno spazio a inarrestabili innovazioni tecnologiche volte a migliorare l’esperienza dell’utente“.