L’ideatore di ‘Sardine’ a Salvini: “Più forti di te” 

L'ideatore di 'Sardine' a Salvini: Più forti di te

(Fotogramma)

Pubblicato il: 16/11/2019 16:54

di Mara Montanari

Eh, no. Non è mica finita con i 15mila di piazza Maggiore. Quello è stato solo l’inizio. Il prossimo appuntamento è lunedì a Modena, tappa della campagna di Matteo Salvini. “La questura ha già chiesto di spostare la manifestazione a piazza Matteotti”, la piazza grande della città. Volevano dare una ‘sveglia’, una scossa a una certa rassegnazione di fronte alla ‘calata’ leghista, i ragazzi che giovedì hanno organizzato ‘Sardine’ a Bologna. Pare ci siano riusciti.

Non solo una piazza stracolma come non ricordavano da tempo a Bologna. Ma ora nuove iniziative in giro per l’Emilia. “Molto politiche e poco partitiche”, spiega all’Adnkronos Mattia Santori, 32 anni, uno dei 4 che ha messo in piedi l’iniziativa di cui tutta la politica italiana parla da due giorni. Racconta Mattia, con la sua ‘zeta’ emiliana, come gli sia cambiata la vita nelle ultime 48 ore. E di come forse – questa è la scommessa- cambieranno anche le ambizioni di Matteo Salvini sull’Emilia Romagna.

Loro, le ‘Sardine’, non si schierano in modo esplicito con Stefano Bonaccini. Ma è chiaro per chi non si schierano. E daranno una mano, tenendosi distinti dai partiti. “No, non pensiamo a candidature per le regionali. Il nostro -dice Mattia- è un messaggio di sostegno alla politica ed è rivolto ai cittadini. E’ un dito puntato contro noi stessi. Basta criticare e non fare nulla. Siamo degli anti-criticoni”. Intanto, comunque, hanno deciso di depositare il dominio di ‘Sardine’ ma, precisa Mattia, “questo non vuol dire che nasce un movimento”.

Avete sorpreso tutta la politica italiana con quella piazza stracolma… “Io lo dicevo ai giornalisti di Bologna: guardate che la bomba sarà in piazza Maggiore e non al Paladozza di Salvini. E’ andata così ed è andata oltre ogni nostra aspettativa. E da due giorni i nostri telefoni non fanno che squillare. Pensavamo che ci saremmo riposati dopo tutta la fatica di organizzare la manifestazione. E invece…”.

C’è chi accosta le ‘Sardine’ ai Girotondi di anni fa. ‘Con questi politici non vinceremo mai’, disse allora Nanni Moretti. Ma il vostro approccio è diverso, o no? “Giovedì a piazza Maggiore parlavo con il megafono e ogni cosa che dicevo, subito ovazione. Poi, a un certo punto, ho detto: ‘Stiamo vicini ai nostri politici, perché loro si fanno il mazzo tutto l’anno e non venti minuti come noi qui’. Nessuno se l’aspettava. La gente è rimasta di stucco. Allora quasi mi sono giustificato, ho detto che ‘questa è la nostra posizione’. Poi dopo quel momento un po’ così, tutta la piazza ha applaudito”.

Il Pd sta svolgendo, proprio in queste ore, una tre giorni a Bologna e tanti si interrogano sulla vostra piazza… “Non credo che il Pd debba fare chissà quali esami di coscienza. La nostra non è stata un’accusa a nessuno, ma anzi il tentativo di arginare questa onda leghista che sembrava inarrestabile. E invece lo è. Perché l’Emilia non è l’Umbria”.

Siete riusciti a ‘oscurare’ il Paladozza di Salvini solo con un tam tam social e senza spendere un euro. Avete battuto la ‘Bestia’, come avete fatto? “Perché ormai le persone che vanno sui social sanno distinguere il vero dal falso. Tutti ci accorgiamo dei soldi spesi da Salvini per la Bestia, è talmente palese che è tutto un teatrino costruito ad hoc e quella piazza giovedì a Bologna ha fatto male…”.

E vi preparate a ‘fare male’ ancora. Salvini si deve aspettare un bis di Bologna lunedì a Modena? “Ho sentito stamattina i ragazzi che stanno organizzando. Non sanno in che guaio ci siamo cacciati… l’iniziativa sta registrando numeri record su Facebook. La questura ha capito che sta succedendo e hanno chiesto di spostare la manifestazione a piazza Matteotti, una piazza molto grande. A Modena ci sarà il vantaggio della visibilità che noi non avevamo ma ci sono anche tanti sciacalli, ora. Gente che ci vuole screditare perché è roba potente”.

Qualche leader nazionale vi ha contattati per farvi i complimenti? “No, no, nessuno. Abbiamo solo sentito politici di Bologna e altri che già conoscevamo. Insomma, noi siamo di qui. Ed è questa la differenza con Salvini. Lui ha portato i pullman dalla Lombardia, dal Veneto, dal Trentino. Noi abbiamo un radicamento territoriale pazzesco. Per questo siamo più forti di Salvini”.