Bacco e Venere: il consumo di alcol è legato alla scelta del partner  

Bacco e Venere: il consumo di alcol è legato alla scelta del partner

(Fotogramma)

Pubblicato il: 20/11/2019 10:53

Dimmi quanto bevi e ti dirò chi amerai? E’ la suggestione ispirata da uno studio pubblicato su ‘Nature Communications’ da Laurence Howe e colleghi dell’Università di Bristol nel Regno Unito. I ricercatori hanno infatti scoperto una variante genetica associata ai livelli di consumo d’alcol, che a loro volta sarebbero correlati alla scelta del partner.

Il binomio ‘Bacco e Venere’ è stato indagato già da studi precedenti, che indicavano come il rapporto con l’alcol – dal consumo alla dipendenza – sembra simile fra coniugi. Tuttavia non era noto se questo dipendesse da fattori sociali o genetici, cioè dal condividere uno stesso contesto o dall’effetto dell’approccio individuale all’alcol sulla selezione del compagno di vita. Il nuovo lavoro ha cercato quindi di capire se le varianti genetiche legate al consumo di alcol potessero, proprio attraverso la loro influenza sulla propensione al bicchiere, condizionare le scelte in amore.

Ebbene, utilizzando dati della Uk Biobank su oltre 47 mila coppie e il loro consumo di alcol autoriferito, gli autori hanno scoperto che il genotipo rs1229984 – una variante del gene Adh1B coinvolto nella produzione di enzimi che processano l’alcol – era associato al consumo di alcol da parte dei soggetti analizzati. Ma gli scienziati hanno anche osservato che all’interno di una coppia c’erano più probabilità di trovare la stessa variante genetica nei due partner. Secondo i ricercatori, questo suggerisce che una predisposizione comune all’alcol potrebbe preesistere alla formazione della coppia.

In altre parole, l’idea è “che la variante rs1229984 possa influenzare il comportamento alcolico, il quale che può avere un effetto ‘a valle’ sulla selezione del compagno”. Il team britannico tiene comunque a precisare che “è difficile estrapolare i risultati del lavoro” applicandoli “a popolazioni non europee”, e che “sono necessarie ulteriori ricerche per investigare altre varianti genetiche implicate nel consumo d’alcol e stabilire eventualmente un rapporto causale per l’associazione individuata”.