M5S, lo sfogo di Spadoni: “Vaffa… le percentuali, è ora di esserci”  

M5S, lo sfogo di Spadoni: Vaffa... le percentuali, è ora di esserci

(Foto da Facebook)

Pubblicato il: 21/11/2019 16:28

di Antonio Atte

C’è chi dice no nel Movimento 5 Stelle, dopo il via libera al voto su Rousseau per decidere sulla partecipazione del M5S alle prossime regionali in Emilia Romagna e Calabria (subito come una doccia fredda dagli eletti grillini). Maria Edera Spadoni, deputata emiliana 5 Stelle e vicepresidente della Camera, suona la carica. “Io dico che si deve combattere – scrive la vicepresidente della Camera in un messaggio inviato ai colleghi e visionato dall’Adnkronos – fanculo le percentuali e non dimostrare debolezza o cedere ai ricatti per paura. Non è il momento di avere paura, è il momento di rialzare la testa”.

La pentastellata punta il dito contro la scelta di votare su Rousseau. Decisione della quale i parlamentari non sarebbero stati messi al corrente. “Gli Emiliano Romagnoli sono stati consultati due volte. Nell’ultima riunione – prosegue Spadoni – non si era deciso nulla ma Luigi aveva detto testualmente che ci saremmo riaggiornati a giorni e che avrebbe dovuto riflettere. La decisione su Rousseau è stata presa dal capo politico (e altri? Non so) di certo non dal gruppo parlamentare e consiliare Emiliano Romagnolo (che era in attesa di una terza riunione a breve). Lo story telling della giornata sarà che noi siamo morti in Emilia Romagna, che non abbiamo gruppi, che siamo divisi”.

“La verità – rimarca la parlamentare – è che abbiamo un gruppo regionale di 4 persone che ha fatto in 5 anni 1.160 richieste di accesso agli atti e 2.169 atti presentati di cui: 111 Interpellanze, 1.338 Interrogazioni, 80 Interrogazioni a risposta immediata in aula, 165 Ordini del Giorno, 36 Progetti di Legge, 432 Risoluzioni, 7 Richieste di Istituzione di comm. speciali (di cui una istituita, quella su false cooperative e caporalato)”.

“È grazie al M5S”, insiste Spadoni, “se in Emilia Romagna abbiamo il registro tumori, il monitoraggio del glifosato, l’abolizione del superticket, il taglio degli stipendi dei regionali, la riduzione delle rette nidi per i redditi meno elevati, la riduzione Irap alle Asp. Quello che so è che dal 2015 abbiamo piantato 8.000 alberi con i gruppi locali in tutta l’Emilia Romagna. A Luigi abbiamo consegnato una lettera firmata da più di 500 persone tra consiglieri e attivisti Emiliano Romagnoli che chiedevano a gran voce di poter mettere una X sul simbolo M5S a gennaio”.

“Giusto perché il territorio è morto… avete letto qualcosa di questo? No perché alla fine siamo brave persone che cercano di raggiungere l’obiettivo con la testa bassa e umiltà. Come vi sentireste se un Emiliano Romagnolo potesse decidere della vostra regione? Delle vostre scelte? Sapete tutti quanti che questo potrebbe succedere anche a voi, nella vostra regione”.

Ovunque”, scrive ancora Spadoni nel messaggio inviato ai colleghi del M5S. “Lo story telling della giornata sarà questo. Io vi dico che politicamente è uno sbaglio perché la gente non prenderà questa ‘pausa’ per un momento di riorganizzazione, ma per una deposizione delle armi a favore di un governo vacillante”, conclude la vicepresidente della Camera, invitando gli altri parlamentari nel suo ufficio per una “chiacchierata”.