Bper: “In 5 anni prospettiva fusioni prevalente per ridurre costi” 

Bper: In 5 anni prospettiva fusioni prevalente per ridurre costi

Pubblicato il: 28/11/2019 17:10

Il business del banking non avrà grandissimi cambiamenti nei prossimi cinque anni, perché proverà a massimizzare le revenues di una parte delle attività di oggi, lavorando ancora molto sul tema dei costi, cercando di ridurli ulteriormente e qui la prospettiva di fusioni tra diverse banche per riuscire a realizzare economia di scala diventa prevalente”. Così all’Adnkronos Pierpio Cerfogli, vicedirettore generale di Bper Banca, a margine dell’evento organizzato dalla Luiss Business School ‘The italian banking conference 2019‘.

Guardando ai prossimi dieci anni, invece, per Cerfogli è difficile oggi “immaginare quale sarà il business model”. Fino al 2025 “sarà abbastanza facile da intuire”, ha aggiunto spiegando come sarà possibile in questo lasso di tempo capire con “una certa chiarezza e con una certa semplicità quali saranno le attività che avranno ancora polmoni di sviluppo e e innovazione e quali invece probabilmente nel corso dei 5 anni caleranno progressivamente anche del 30%”.

“In questi cinque anni sarà necessario riuscire a immaginare – ha però evidenziato Cerfogli – quello che potrà essere o sarà lo sviluppo dei ricavi nei successivi cinque. Da questo punto di vista evidentemente la capacità di visione del business model sfuma un po’, ma possiamo avere alcune linee direttrici probabilmente abbastanza chiare. Occorrerà lavorare moltissimo sull’advisor e quindi andare a trovare nuovi temi in cui ritrovare centralità nella vita delle imprese e delle persone, rispetto a quelli di oggi dove la simmetria informativa pian piano cala e quindi le persone hanno meno bisogno delle banche e da un altro punto di vista le banche dovranno cominciare a proporre banche come piattaforme multiservizi anche basici che non fanno parte del banking di oggi”, ha aggiunto .

In questo scenario Bper, ha poi detto il vicedirettore generale dell’istituto, “partirà con il vantaggio di aver sempre avuto nei propri elementi portanti e caratterizzanti la centralità delle persone e delle aziende, questo sarà un vantaggio competitivo che porteremo con noi. Dovremo però – ha aggiunto – essere capaci di declinarlo anche con tutta la nuova potenza di capacità di ottimizzare le relazioni che porta la tecnologia. Questa è la nostra grande scommessa, riuscire a portare tutto il supporto della tecnologia a vantaggio proprio della capacità di relazione, quella antica che avevano le persone guardando negli occhi le altre persone”, ha concluso Cerfogli.