Caso Alpa, le Iene incalzano Conte 

Caso Alpa, le Iene incalzano Conte

Pubblicato il: 02/12/2019 18:07

Non mi sono opposto, sono trasparente. Ma è una partita che dovete giocare con il Garante“. Il premier Giuseppe Conte risponde così in un servizio de Le Iene in cui gli viene chiesto di mostrare una fattura del 2002 quando il presidente del Consiglio e l’avvocato Guido Alpa vennero incaricati di difendere l’Autorità garante della Privacy in una causa con la Rai. La vicenda venne sollevata dal quotidiano La Repubblica in merito ai rapporti tra Conte e Alpa. Anche perché fu proprio Alpa nel 2002 uno dei commissari d’esame al concorso, vinto da Conte, per una cattedra all’università di Caserta.

Il professor Guido Alpa, già mentore e amico di Giuseppe Conte, era incompatibile nel ruolo di commissario d’esame di Giuseppe Conte?“, chiedono Le Iene perché, si sostiene nel servizio, “un’eventuale comunanza di interessi economici tra commissario d’esame e candidato avrebbe fatto scattare l’incompatibilità di Alpa come esaminatore di Conte”. Una comunanza che avrebbe potuto esserci, sostiene la trasmissione di Italia Uno, come avvocati difensori nella causa del 2002 dell’Autorità garante della privacy. “Una causa per la quale, aveva tenuto a precisare Giuseppe Conte, per stroncare i dubbi su una eventuale comunanza di interessi economici tra i due, ognuno aveva fatturato per conto suo”, spiegano Le Iene.

La trasmissione di Italia Uno ha quindi fatto richiesta di accesso agli atti all’Autorità per la Privacy per ‘vedere’ le due distinte fatture. Nel caso di Alpa, l’avvocato si è opposto. Conte, invece, come dice nel servizio de Le Iene non lo ha fatto: “Non mi sono opposto, non ho problemi di trasparenza” ma “è un partita che dovete giocare con il Garante”. Tuttavia, Le Iene hanno raccolto altri documenti. “E’ il 29 gennaio del 2002 quando l’Autorità garante per la protezione dei dati personali invia una lettera di incarico per fare assumere la propria difesa nell’ambito di quella causa, una controversia tra Rai, Garante e Agenzia delle entrate, aperta al Tribunale civile di Roma”, si legge nel sito de Le Iene.

“La lettera ha un unico numero di protocollo, è inviata a un unico studio legale, presso un unico indirizzo e indovinate a chi è indirizzata? ‘Al Prof. Guido Alpa e al Prof Avv. Giuseppe Conte, Via Sardegna, 38, Roma’. A questo punto ci chiediamo: perché mandare un’unica lettera ai due professionisti se, come ha sostenuto Giuseppe Conte, si trattava di due incarichi distinti e non c’era un’associazione né di diritto e soprattutto se quell’incarico fu pagato con due fatture separate? E perché Conte non ci ha mai mostrato, come più volte da noi richiesto, la fattura intestata a lui?”.

“Questa lettera di incarico, lo ricordiamo ancora una volta, è arrivata sei mesi prima che si concludesse il concorso universitario di Caserta”.