Tre poli per Volanti e nuova mappa commissariati, ecco il piano per la sicurezza 

Tre poli per Volanti e nuova mappa commissariati, ecco il piano per la sicurezza

(immagine di repertorio Fotogramma)

Pubblicato il: 03/12/2019 21:32

di Giorgia Sodaro

Una nuova mappa dei commissariati più coincidente con le esigenze dei territori, con meno presidi al centro e più in periferia e tre poli logistici per le Volanti. E’ questo il piano allo studio per gestire la sicurezza della Capitale, annunciato oggi dal capo della Polizia Franco Gabrielli e dal questore di Roma Carmine Esposito, in occasione dell’inaugurazione della seconda sezione della Squadra Volanti di via Alvari a Tor Cervara.

Il piano, che punta a un maggiore controllo del territorio, è una svolta epocale se si pensa che il decentramento delle ‘pantere’ della Polizia arriva a quasi 45 anni dalla nascita della storica caserma di via Guido Reni, sorta nel 1975. Quello di via Alvari è un nuovo punto di partenza per le ‘pattuglie’, e come ha spiegato il questore di Roma, “un prezioso presidio per il territorio a sud est della Capitale, zona molto delicata in termini di delittuosità”.

Il polo di Tor Cervara rientra nel “nuovo modello operativo di approccio al controllo del territorio“, ha chiarito ancora Esposito sottolineando che “le Volanti sono la nostra punta di diamante, il pronto soccorso sul territorio”. E’ comunque già in cantiere anche una terza sezione Volanti. “C’è l’idea di creare fra qualche mese il terzo polo, per garantire un’immediata presenza delle nostre pattuglie sul territorio”, ha detto il capo della Polizia Franco Gabrielli spiegando che “far uscire tutte le volanti da un unico punto di Roma comportava oltre un’ora di viaggio per arrivare sugli obiettivi”.

Il capo della polizia ha poi annunciato un’altra novità. “La rivisitazione dei presidi, a cui il prefetto sta lavorando, sarà un altro passo importante di valorizzazione delle periferie, di aderenza alla geografia amministrativa della città – ha chiarito – L’idea è quella di far collimare le strutture di polizia con i municipi perché parliamo sempre di più di sicurezza integrata e partecipata. E’ un progetto, un programma, che presuppone l’individuazione di strutture e bisogna far collimare le aspettative con le risorse. Quello di oggi è solo il primo passo”.

Secondo Gabrielli bisogna “portare i presidi dove la città si è andata sviluppando”. “Una eccessiva concentrazione nella parte centrale non è più rispondete alle necessità di Roma”, ha precisato. A Roma, il rapporto agenti-cittadini, passa da 1 agente ogni 190 persone del I municipio, a 1 agente ogni 2500 persone nel VI municipio, ha spiegato. Intanto per la sicurezza di Roma, città unica nel suo genere e sconfinata, se si pensa che il territorio del commissariato Esposizione è più grande del comune di Milano, sono in arrivo nei prossimi mesi anche 148 nuovi poliziotti. “Una bella immissione di energie e di forze fresche di cui la Capitale ha particolarmente bisogno”, ha concluso Gabrielli.