Vela: per Parigi 2024 scelto il windsurf volante, parte in Italia primo corso 

Primo corso italiano per il windsurf idrofoil, in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024

Pubblicato il: 03/12/2019 16:12

Il World Sail Council – il governo mondiale della vela sportiva – elimina a partire dalle Olimpiadi di Parigi 2024 il windsurf tradizionale a favore della versione con i foil, e in Italia ci si attrezza per formare le nuove leve. Dal 2020 partiranno i corsi, primi in assoluto in Italia, per l’addestramento di istruttori foil, proprio pensando al 2024: lo hanno deciso la commissione nazionale Ambiente ed il settore windsurf dell’Associazione Italiana Cultura e Sport (Aics). I futuri istruttori , superati corso ed esame, potranno fregiarsi di un brevetto di istruttore a cui si aggiunge un secondo attestato che documenta la capacità di trasmettere elementi di eco-sostenibilità e corretta alimentazione agli allievi, incentrata sulla dieta mediterranea.

AICS Windsurfing ha creato il team per scrivere le regole che consentiranno, l’erogazione di corsi istruttori di Windsurf Idrofoil: Antonio Egris (ASD Sport Point – Valledoria watersports), Gigi Madeddu (Windsurfing club Sa Barra), Stefano Lorioli (Porto Liscia Windsurf Club – Sardegna). Tutti professionisti atleti ben noti nel mondo del windsurf che, in collaborazione con il resto del team tecnico, creeranno le condizioni per il lancio dei primi corsi di questo tipo in Italia. Con tre campi di allenamento in Sardegna cui presto si uniranno il Lazio, la Lombardia, la Puglia, la Sicilia.

In corsi di formazione, oltre a prevedere temi rigorosamente didattici per lo svolgimento dell’insegnamento sportivo, includeranno elementi di cultura ambientale ed alimentare. Sono quindi riservati a chi vuole fare del brevetto di istruttore di surf uno strumento di lavoro presso scuole, villaggi turistici, circoli velici, in un’ottica “green”.

“Si tratta della conferma di un progetto iniziato nel 2015 con i primi 4 eco-istruttori tenuti a battesimo dal presidente del Coni del Lazio Riccardo Viola – afferma Andrea Nesi, responsabile Ambiente e Windsurf di Aics – Non è possibile sprecare l’opportunità di trasferire informazioni di base ai giovani e meno giovani che approcciano uno sport tanto legato, poiché ne è pienamente immerso, alla natura», continua Nesi rilevando che «aggiungere un elemento di questo tipo alla formazione di un istruttore diventa un fattore di competitività sul mercato. Lavoriamo per estendere nel tempo questi criteri a tutti gli sport”.