Tutte le querele di Matteo Renzi 

Tutte le denunce di Matteo Renzi

(Fotogramma)

Pubblicato il: 04/12/2019 12:45

Avvocati e querele. Settimana di fuoco per Matteo Renzi, che dopo l’esplosione dell’inchiesta sulla Fondazione Open ha deciso di fare la guerra “colpo su colpo” a quanti ritiene abbiano detto il falso sulla vicenda. Ultima in ordine di tempo, l’azione “in sede civile” annunciata dal leader di Italia Viva nei confronti della giornalista del Corsera Fiorenza Sarzanini: nel mirino del senatore, l’articolo apparso stamane sul quotidiano milanese dal titolo ‘Caso Open, nuove indagini sui soldi dati da Carrai a Renzi’. “Tre”, stando a una nota diffusa in mattinata,”le differenti espressioni contenute” nel pezzo che Renzi ritiene scorrette: “Oggi – ha spiegato su Twitter – il Corriere scrive che io avrei ricevuto ‘incassi della Fondazione’, mescolando ‘interessi personali’ e si domanda ‘cosa ci fosse davvero dietro il regalo (!) fatto a Renzi’. Ovviamente tutto falso. Agisco in sede civile #ColpoSuColpo”.

D’altra parte il senatore – furioso dopo le perquisizioni – il 28 novembre scorso aveva avvertito: “Nessun polemica contro i magistrati” ma “chi mente sarà chiamato a risarcire, e conto di fare parecchi soldini“. Poi, come promesso, ecco scattare altre “tre denunce penali”. La prima delle quali indirizzata al “signor Travaglio”.

Il motivo? “Aver detto che il Governo Renzi ha ‘beneficato il gruppo Toto nel 2017’. Non so di cosa parli Travaglio. Ma so – spiegava – che il governo Renzi termina la propria esperienza nel 2016. Notizia falsa e diffamatoria, reato certo. Attendo che la procura di Firenze apra il procedimento per diffamazione contro il signor Travaglio nel quale mi costituirò parte civile”. Le altre due, proseguiva Renzi, riguardano la “rivelazione di segreto bancario o istruttorio alla luce degli articoli della Verità e dell’Espresso“. Quanto alle azioni di risarcimento civile, “purtroppo – notava – oggi non riesco a tenere il conto”.

Nella stessa giornata, ecco arrivare l’annuncio sull’azione contro Travaglio: “Il 17 dicembre – spiegava – si terrà l’incontro di mediazione con Il Fatto Quotidiano e il suo direttore Marco Travaglio. Ho infatti avviato azioni civili per un risarcimento danni per il video con la carta igienica, il titolo sulla Legge Ad Cognatum, gli editoriali contro Italia Viva, sulle mie attività ‘in barba alla trasparenza’, sulle mie frequentazioni all’Aniene ‘per soldi e consulenze’, sull’equiparazione con la P2 e anche quelli odierni sull’acquisto della mia casa e sui soldi di Open per ‘comprare tessere e voti’. La richiesta ammonta a poco meno di un milione di euro di danni“. Sempre dando battaglia, aggiungeva il senatore coniando un hashtag ad hoc, “#ColpoSuColpo“.

A dare il via alle ‘danze legali’ solo in questa settimana, era stata l’inchiesta dell’Espresso sull’acquisto di una casa che, sosteneva Renzi, “non ha niente a che vedere con la Fondazione Open. Ho aspettato per rispondere all’Espresso per poter denunciare per divulgazione di segreto bancario, ora il mio avvocato ha provveduto a denunciare l’Espresso: non c’è alcuna attinenza con la vicenda della Fondazione Open ma c’è una scrittura privata”, l’intervento in diretta su Facebook per il senatore. Poi la raffica di denunce in soli 7 giorni.