A Fico Eataly World apre il Luna Farm, il primo parco giochi a tema contadino 

A Fico Eataly World apre il Luna Farm, il primo parco giochi a tema contadino

Pubblicato il: 06/12/2019 18:00

“Oggi è una giornata importante, ma anche ‘divertente’ perché dopo avere aperto la fabbrica dei panettoni e quella della mortadella apriamo la ‘fabbrica delle giostre’, per parlare alle famiglie in un’ottica di sostenibilità e di inclusione“. Così Tiziana Primori, A.D. di FICO Eataly World, illustra all’Adnkronos, l’inaugurazione – in calendario domani – del Luna Farm, il primo parco giochi a tema contadino del mondo. Una struttura frutto di un investimento da 11,5 milioni, di cui 9 a carico del gruppo Zamperla, una realtà tutta italiana leader mondiale nei parchi a tema (gestisce fra gli altri il Luna Park di Coney Island e Victorian Gardens a Central Park).

Quella realizzata assieme al “giostraio del mondo” – spiega la Primori – “è un’area che era stata fin dall’inizio pensata per il divertimento delle famiglie, un’espressione dell’artigianalità italiana” che si integra perfettamente con il parco del cibo. ll Luna Farm – visitabile a pagamento – si estende su 6.500 metri quadrati di superficie coperta e climatizzata e presenta soluzioni tecniche d’avanguardia con una grande attenzione per l’accessibilità delle giostre.

Grazie a questa nuova realtà, ricorda l’ad, “sono state assunte altre 60 persone che vanno ad aggiungersi alle 900 già occupate da Fico”. Un parco che ha appena festeggiato i suoi primi due anni con un bilancio di 5 milioni di visitatori, di cui il 70% proveniente da fuori Bologna.

E’ un bilancio positivo, ma che – ammette – ha bisogno ovviamente di adattamenti, con un lavoro ulteriore sui visitatori stranieri e sui percorsi didattici: i tour dentro le fabbriche – da quelle di panettone a quelle dei confetti – piacciono molto, anche perché non c’è un altro posto al mondo in cui ci siano contemporaneamente 40 produzioni diverse”.

“Stiamo lavorando su come creare una fruibilità diversa” mentre per il prossimo futuro, a breve – ricorda – “aprirà il nuovo albergo”, un 4 stelle superior con circa 200 camere, meeting e conference room e “lavoriamo a potenziare i gemellaggi con l’estero”. Proprio in merito alla possibilità di ‘esportare’ il modello Fico, “ce lo stanno chiedendo tutti – ammette la Primori – ma non abbiamo ancora chiari tempi o destinazioni”.

Sul fronte finanziario per il 2019, anticipa l’a.d., “i risultati dovrebbero mantenersi in linea con quelli del 2018, chiuso con un fatturato di 46 milioni” mentre “nel 2020 la nostra attenzione è su un evento importantissimo: Food 2050, una tre giorni a metà ottobre in cui mille esperti discuteranno di cibo, nell’ottica di sostenibilità, filiera, ambiente“.