La centrale idroelettrica di Acquoria in una mostra interattiva 

La centrale idroelettrica di Acquoria in una mostra interattiva

Pubblicato il: 06/12/2019 14:15

Dalla centrale dell’Acquoria di Tivoli, sulla riva sinistra dell’Aniene, sotto il Santuario di Ercole Vincitore, nel 1892 – per la prima volta al mondo – fu trasmessa corrente alternata a distanza, fino a raggiungere Porta Pia e illuminare Roma. Una pietra miliare della storia energetica del nostro Paese, sopravvissuta a due guerre mondiali, che diventa una mostra interattiva e multimediale alla scoperta delle cinque fonti di energia pulite e rinnovabili: idroelettrica, geotermica, eolica, marina e solare.

La mostra permanente all’interno della centrale idroelettrica di Acquoria fa parte del progetto “Centrali Interattive”. Il percorso inizia mostrando l’energia che c’è in ognuno di noi grazie a una telecamera con sensori di profondità che rileva il movimento dei visitatori e lo trasforma in Watt per quantificare l’energia prodotta dal corpo. Spazio anche agli aspetti storici e le scoperte tecnologiche, rivisti in chiave interattiva. Il percorso culmina in un ambiente circolare e immersivo, con una proiezione a 360° che racconta, tramite video e animazioni grafiche, il funzionamento delle cinque fonti di energia.

Ad accompagnare il visitatore, oltre alle guide “umane”, saranno di volta in volta gli alter-ego digitali o character dei vari tipi di energia. Idro per l’energia idroelettrica, Gaia per l’energia geotermica, Mariasole per l’energia solare, Levante per l’eolico e Marina per l’energia marina. Alla fine del percorso il visitatore dovrà dimostrare di essere diventato sul campo “Ministro dell’Energia”: lo farà cimentandosi con un videogame per mettere in pratica quanto appreso, scegliendo di volta in volta lo scenario migliore in base al clima, all’ambiente e all’economia per soddisfare la domanda di energia di una comunità.

Un sistema di tecnologie per il riconoscimento vocale, innescato da parole chiave attraverso il caschetto della guida, permette ai character di rispondere alle domande dei visitatori con una voce umana e musicale, mentre l’ambiente sonoro delle installazioni, ad esempio il suono dell’acqua, del vento o del fuoco, non è prodotto da suoni campionati ma realizzato in sintesi in tempo reale. Questo “audio procedurale”, algoritmico, genera un effetto più realistico e un risultato variabile in funzione dei rumori e delle persone presenti.

“Le centrali sono sempre state luoghi chiusi, per ovvie ragioni di sicurezza, ma il motto di Enel è ‘open power’ e lo vogliamo potenziare anche con questa iniziativa con cui aprire le centrali regolarmente e in maniera innovativa e divertente – dichiara Antonio Cammisecra, amministratore unico di Enel Green Power e direttore global Power Generation, inaugurando oggi la mostra – Speriamo di attrarre soprattutto gli studenti perché possano toccare con mano e capire benefici e costi della produzione di energia rinnovabile”.

La centrale dell’Acquoria, che deve il suo nome alla vicina sorgente naturale, è ubicata sulla riva sinistra dell’Aniene, al di sotto il complesso archeologico del Santuario di Ercole Vincitore, tra i più antichi edifici religiosi della storia. Prima dell’attuale centrale erano stati realizzati due modesti impianti; il primo costruito nel 1884 dall’ingegner Gaulard e finalizzato all’illuminazione di Tivoli mentre il secondo venne inaugurato nel 1892. In quest’anno dalla Centrale Acquoria di Tivoli per la prima volta al mondo fu trasmessa corrente alternata a distanza, fino a raggiungere la stazione di Porta Pia e illuminare Roma. Nel 1902 fu costruita la nuova centrale Acquoria, situata all’imbocco della valle dell’inferno.

L’impianto fu poi ampliato nel 1929 con l’aggiunta di tre gruppi costituiti da turbine Francis ed alternatore ad asse verticale della potenza di 17 MVA cadauno alimentati dalla nuova derivazione San Giovanni. Attualmente la centrale produce 154 GWh con i due gruppi installati sulla derivazione di San Giovanni e 2,9 GWh con un gruppo installato sulla derivazione vescovali per un totale di 157 Gwh.

L’allestimento per le Centrali Interattive, spiega Laura Dellamotta, co-fondatore e general manager Dotdotdot che ha curato l’allestimento della mostra, “ci ha posto la grande sfida di veicolare contenuti immateriali come l’energia rendendoli tangibili ed esperibili e di trasferire, attraverso l’Interaction Design, argomenti complessi, come la produzione dell’energia o la sua relazione con la geografia del mondo. L’esperienza ci ha consentito di mettere in atto molta sperimentazione tecnologica e nell’exhibit design. Il progetto per la Centrale dell’Acquoria segue infatti quello nella Centrale Taccani di Trezzo sull’Adda: un allestimento scalabile e replicabile in altre centrali di Enel Green Power”.