Manovra, intesa cercasi 

Manovra, intesa cercasi

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 06/12/2019 07:26

Si continua a lavorare a Palazzo Chigi sulla manovra. Questa mattina infatti è previsto un nuovo vertice di maggioranza per sciogliere i diversi nodi che, nonostante la riunione tenuta ieri a Palazzo Chigi, restano ancora da sciogliere.

Fonti di Palazzo Chigi hanno fatto comunque sapere che sono “tutti d’accordo che va fatto un ulteriore sforzo per ridurre la tassazione. E in particolare il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha chiesto alle strutture del Mef e alla ragioneria di fare un ulteriore sforzo affinché quella che è già adesso è una manovra che non aumenta la tassazione, non possa essere distorta per un paio di limitate misure collegate a tasse di scopo”. “Anche gli esponenti delle varie forze di maggioranza – spiegano le stesse fonti – hanno concordato sulla opportunità di raggiungere questo risultato. Sono ore febbrili. Adesso le strutture stanno lavorando intensamente per raccogliere questa indicazione politica sintetizzata da Conte al termine della riunione”.

Trovare le risorse, poco più di 500 milioni, e rinviare di un anno, dunque al 2021, la plastic e la sugar tax introdotte dalla manovra. Sarebbe questa, a quanto apprende l’Adnkronos, l’ipotesi alla quale lavora l’esecutivo, maturata durante il vertice delle forze di governo per trovare un accordo sugli emendamenti della maggioranza. A puntare i piedi, viene raccontato, sarebbe stata soprattutto la ministra renziana Teresa Bellanova, che avrebbe chiesto a gran voce uno sforzo aggiuntivo. Quindi il punto di caduta potrebbe essere il rinvio e non la cancellazione come chiesto da Italia Viva. Il premier Giuseppe Conte avrebbe dunque dato mandato al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, di mettersi al lavoro per trovare risorse per coprire il mancato introito derivante da un eventuale slittamento. Da qui la decisione di aggiornarsi stamattina, prima dell’incontro tra il presidente del Consiglio e il rappresentante speciale dell’Onu per la Libia, Ghassan Salamé. Ma la strada per trovare fondi aggiuntivi per un posticipo dei balzelli sulla plastica e sulle bevande zuccherine – poco più di mezzo miliardo – non sarebbe così in discesa, assicurano le stesse fonti.