Natale: ‘crociata’ di un cardinale pro Bambinello, ‘in atto subdola operazione’ 

Natale, la 'crociata' del card. Comastri: No al Natale senza il Bambinello

(Fotogramma)

Pubblicato il: 06/12/2019 16:14

‘Crociata’ del cardinale Angelo Comastri contro quanti vogliono “trasformare il Natale in una festa senza il Bambinello”. L’arciprete della Basilica di San Pietro scende in campo perchè, come denuncia, “in questi ultimi tempi attorno al Bambino di Betlemme sono accadute cose incredibili e si ripetono fatti impressionanti”. E’ in atto – denuncia – una “subdola operazione” della rivisitazione del Natale.

Il porporato, firmando la prefazione di un volume dedicato alla ‘Meraviglia del Natale’ edito dalla Libreria Editrice Vaticana, coglie l’occasione per denunciare fatti che “umanamente parlando non sono spiegabili”, dice riferendosi alle rivisitazioni del Natale. “Recentemente, alcune insegnanti italiane – passa in rassegna i fatti Comastri – hanno pensato di togliere il nome di Gesù da una canzone di Natale per sostituirlo con la parola ‘virtù’: il nome di Gesù evidentemente dava fastidio. Altre insegnanti sono arrivate a sostituire la storia vera del Natale di Gesù con la favola di Cappuccetto Rosso: questo gesto è didatticamente inqualificabile perché mette sullo stesso piano la storia e la favola. Eppure è accaduto!”.

Il porporato cita anche il fondatore di Repubblica: “Eugenio Scalfari, non credente, ha avuto il coraggio di dire: ‘A Natale sempre di meno si parla di Gesù. Non sono credente, ma questo fatto mi dispiace”. Da “tempo – lamenta ancora l’arciprete della Basilica papale di San Pietro – è in atto una subdola operazione per trasformare il Natale in una festa senza il Bambino. Eppure proprio da questo Bambino è partita la più grande e benefica trasformazione dell’umanità: da questo Bambino è nata la civiltà dell’amore e del rispetto; mentre ogni volta che ce ne si allontana riemergono le barbarie del sopruso e del calpestamento della dignità umana”. Avverte Comastri: “Dove non viene accolto il messaggio del Bambino di Betlemme, lì riaffiora la cattiva erba della schiavitù: anche oggi. Vogliamo come disse un giorno Andrè Frossard che la ‘storia degli uomini coincida con quella dei porci?. Chi lo combatte sappia bene chi e cosa combatte”.