Incidente Milano, Sala: “Se ci sono responsabilità ce le prendiamo” 

Incidente Milano, Sala: Se ci sono responsabilità ce le prendiamo

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Pubblicato il: 09/12/2019 11:20

“Una giornata terribile”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo la visita domenica mattina al compagno e ai familiari della donna di 49 anni sbalzata fuori dal filobus e morta a seguito dell’incidente tra un mezzo Atm e un camion dell’Amsa. Ancora è presto per indicare responsabilità. Il management di Atm, spiega il sindaco a margine della presentazione delle nuove Gallerie di Leonardo, deve “verificare quello che c’è stato: è inutile che adesso noi facciamo ipotesi senza aver certezza di quello che è successo. Il conducente del mezzo è ancora, da quello che mi dicono, sotto shock e non credo che ad oggi i nostri ci abbiano ancora parlato e servirà parlare con lui. Certamente – spiega – è passato con il rosso, se responsabilità ci sono ce le prendiamo, anche io, però va capita la dinamica. Che è passato con il rosso è l’unica cosa certa perché si vede dalle telecamere” ribadisce.

A chi gli chiedeva se Arrigo Giana, dg della partecipata, si dovesse dimettere: “No” afferma Sala. “Non capisco il cinismo. Giana si deve dimettere perché un suo conducente magari ha sbagliato?” si chiede il sindaco, spiegando ancora che ci saranno delle indagini, anche interne. “Altre informazioni adesso non ne abbiamo. E’ una tragedia che ci richiama ancora di più al nostro dovere. E’ difficile: non vorrei espormi e dare colpe e responsabilità, però ho chiesto ad Atm di stringere ancora di più i controlli e l’attenzione sui nostri operatori. Nessuno di noi sa però dire la dinamica e purtroppo è stata una tragedia”.

Poi racconta di domenica mattina: “Sono andato in ospedale, solo per essere vicino al compagno, alla sorella, e stiamo cercando di fare arrivare in fretta la figlia dalle Filippine. Al di là dello strazio per me è stata una giornata terribile; però più di così noi in questo momento non possiamo fare, capisco il compagno che chiede giustizia e verità. Ed è quello per cui lavoreremo”.