Consulta: Irma Conti, ‘nomina Cartabia è una rivoluzione’ 

Una donna alla guida della Consulta, Irma Conti: Una rivoluzione

Irma Conti in Cassazione

Pubblicato il: 11/12/2019 17:02

di Sibilla Bertollini

“Una bellissima notizia, un grande risultato che riguarda tutti, segno di un reale e importante cambiamento. Una rivoluzione, direi. Un segnale anche di speranza, perché oggi possiamo dire di essere più in linea con il resto d’Europa”. Prima come donna che come giurista, il cavaliere della Repubblica Irma Conti, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Roma, gioisce per l’elezione di Marta Cartabia a presidente della Corte costituzionale, facendole subito “i migliori auguri di buon lavoro”.

“Sono certa che il suo lavoro sarà illuminato e illuminante”, sottolinea all’Adnkronos l’avvocato penalista cassazionista, che ha legato il suo nome anche all’impegno contro la violenza di genere.

“Dico sempre che la buona politica di genere è una buona politica economica e sociale. E’ necessario proseguire su questa strada: abbiamo compiuto passi importanti – anche questa nomina lo dimostra – ma c’è ancora molto da fare”, prosegue l’avvocato Conti, convinta che oggigiorno “c’è una maggiore consapevolezza sulla competenza, frutto di un lunga riflessione che coinvolge sia uomini che donne”. Ma non basta.

Nel mondo dell’avvocatura e della magistratura scontiamo il ritardo della presenza delle donne. Guardiamo per esempio alle poche figure femminili ai vertici, per non parlare del gap reddituale pari a un 30%, vale a dire che le donne guadagnano almeno un terzo in meno rispetto agli uomini”, ricorda Conti. A fronte di un'”arretratezza” su cui bisogna focalizzare la battaglia, oggi qualcosa sta cambiando sulla questione di genere.

“A seguito dell’introduzione delle quote genere per le elezioni forensi, al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma – spiega l’avvocato – siamo passati da un 13 a un 40%”. Proprio come oggi prevede l’emendamento alla manovra, approvato in Commissione bilancio al Senato, che proroga e rafforza la legge Golfo-Mosca, per cui la presenza delle donne nei cda delle aziende quotate in borsa salgono al 40 per cento. “Secondo uno studio di Banca d’Italia per raggiungere lo stesso risultato avremmo dovuto aspettare 181 anni, questo è un antibiotico necessario per un cambio di passo culturale”, commenta Conti.

Tornando alla nomina di Cartabia, secondo l’avvocato penalista, oggi è un giorno di festa: “tutte le donne dovrebbero brindare con partecipazione a questa elezione. E’ un risultato che ci stimola a proseguire la lotta per una società sempre più proiettata alla parità”.