Zaia all’Adnkronos: “Sull’autonomia pronti a rivoluzione gandhiana” 

Zaia all'Adnkronos: Sull'autonomia pronti a rivoluzione gandhiana

Pubblicato il: 11/12/2019 14:49

Fondo salva Stati, governo, Lega, autonomia. Il presidente della Regione Veneto, il leghista Luca Zaia, ospite di Adnkronos live, interviene a tutto campo sui principali temi di attualità (VIDEO). “A tutt’oggi non ci sono notizie che l’autonomia si porti a casa – lamenta il governatore – Sull’autonomia noi continuiamo ad andare avanti, siamo pronti a fare una battaglia civile e gandhiana, una rivoluzione gandhiana. Il ministro Boccia? Se son rose fioriranno. Stefani ha fatto un lavoro strepitoso, Boccia ci ha messo del suo ma il dato di fatto è che qui non si caglia, non si conclude”. “Il nostro contratto l’abbiamo presentato, se il governo vuol firmare – prosegue l’esponente della Lega – esco di qui e vado direttamente a firmare”.

EUROPA E MES – Quanto all’Europa, Zaia assicura che “nessuno vuole uscire dall’euro, non contestiamo l’Eurozona, contestiamo alcune politiche Ue che sono poco vicine al popolo… Un’Europa che non c’è” (VIDEO). “Quando c’è stata la grande crisi, la Federal Reserve è intervenuta con velocità, mentre la Bce con meno velocità. L’Europa manca quando ci deve essere” anche sul fronte immigrazione, sottolinea l’esponente leghista. E poi “siamo preoccupati per il Mes“. Riguardo all’esecutivo e al voto sul Fondo salva Stati il governatore osserva: “Si mettono sempre d’accordo perché a casa non vogliono andare” (VIDEO).

GOVERNO – Sull’esecutivo Zaia rincara: “Abbiamo un governo che non è più rappresentativo. Se si andasse a votare questo governo non ci sarebbe più”.

LEGA – A una domanda sui sondaggi che danno la Lega sotto al 30%, il presidente del Veneto risponde che “no, assolutamente non mi preoccupa. Il sondaggio migliore è quello delle piazze e dove abbiamo corso prendiamo più voti di prima”. In vista del congresso della Lega il 21 dicembre, Zaia rileva che “è più un fatto formale che sostanziale, gli uomini restano quelli che conosciamo”. “C’è il cambiamento del soggetto giuridico, questo sì, sparisce la parola Nord e sarà Lega”, prosegue. Rimpianti? “Ma no”, sottolineato, “io ho la bandiera del leone in Veneto, i lombardi quella Lombardia, in Sicilia hanno quella della Sicilia… qualcuno si scandalizza”.

FONDI LEGA – A proposito delle ultime perquisizioni a Milano nei confronti dell’associazione ‘Maroni presidente’, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Genova sui 49 milioni, Zaia afferma di aver “letto anche io le agenzie e mi fermo lì, non ne so nulla di questa vicenda. L’amministrazione delle campagne elettorali non la conosco. Fiducia nella magistratura, si farà chiarezza. Male non fare paura non avere è il nostro motto”.

FISCO – Interpellato sul tema dell’evasione fiscale Zaia dice: “Si inaspriscano le pene, ma le tasse le devono pagare tutti”. “Sull’evasione Mattarella ha detto che è indecente e ha ragione”, continua Zaia precisando però che bisogna abbassare le tasse perché “la repressione serve ma nel momento in cui il cittadino non ha più alibi”, “inasprire le pene senza abbassare le tasse non ha alcun senso”.

ANTISEMITISMO – “Io ho un ottimo rapporto con la comunità ebraica. Penso che Liliana Segre rappresenti la storia di una tragedia, forse la più brutta pagina di storia mai scritta dall’uomo e ha diritto al massimo rispetto. Vedo che c’è tanto dibattito sulla cittadinanza. Se io fossi al posto suo, eviterei di diventare strumento di mozioni e contro-mozioni in tutti i Comuni. Piuttosto, perché non diamo la cittadinanza onoraria alla comunità ebraica e così la chiudiamo velocemente questa partita e usciamo dal dibattito politico?” propone Zaia. “Per me – aggiunge – l’esponente della Lega – va bene dare la cittadinanza alla signora Segre, figuriamoci. Però, siccome è impensabile che uno possa avere duecento, trecento cittadinanze, a me piacerebbe che la comunità ebraica avesse questo riconoscimento”.

SARDINE – A chi gli chiede del fenomeno politico del momento, il presidente del Veneto risponde scherzando con una battuta: “Le ‘sardine’? Sono un pesce azzurro“. “La vedo in maniera molto laica questa partita – aggiunge poi – le piazze sono di tutti, l’importante è che le lascino più pulite di prima e non ci sia devastazione”. “La vera piazza – afferma – è la cabina elettorale, è lì che ci si misura”.

CITTADINANZA – “Non darei la cittadinanza a chi non sa una parola di italiano” è la sua posizione sul tema della cittadinanza e dello ius culturae. “Io non mi sento razzista. Il dibattito è in corso e vediamo cosa viene fuori – aggiunge – ma credo che pensare di dare la cittadinanza a prescindere dalla conoscenza della nostra lingua, delle nostre tradizioni, sia un limite da chiarire”.

ADOZIONI – “Io non ho nulla contro gli omosessuali, ma credo che l’adozione di un bimbo vada oltre. Mi sembra logico che un bimbo deve avere un padre e una madre, rispetto tutte le idee, ma la mia è questa” rimarca il presidente della Regione Veneto, sottolineando anche di avere tra gli amici coppie omosessuali e che “ci sono coppie gay che condividono questa filosofia”.

VENEZIA – Parlando di Venezia, dopo i danni del maltempo, Zaia osserva che “a Venezia bisogna dare più poteri al sindaco. Io credo che il sindaco di Venezia debba avere pieni poteri”. Sul Mose, “dopo l’inchiesta del giugno 2014, la gestione del consorzio di imprese è stata tolta da una gestione privatistica e sono stati nominati tre commissari. Noi dal 2014 al 2019, ancora oggi, sappiamo che la gestione è meramente governativa – dice il governatore – Prendo atto che i commissari tutt’oggi non hanno chiuso il cantiere, che ci costa 5 miliardi 497 milioni di euro, ci dicono che manca il 7 per cento dei lavori, non abbiamo ben capito che lavori mancano… il governo ci garantisce che mette gli ultimi 320 milioni, che il cantiere sarà ultimato entro il 31 dicembre 2021 e che faranno veloci. Il cantiere non è della Regione Veneto, lo ripeto perché ci sono tanti lazzaroni in giro”, aggiunge l’esponente leghista.

OLIMPIADI – Poi, riguardo ai giochi invernali del 2026 che saranno ospitati da Milano e Cortina, Zaia dice di aver “voluto con forza questa Olimpiade. Sarà una Olimpiade low cost. E’ una candidatura che vediamo come una grande opportunità, faremo le opere minimali. Auguro buon lavoro al dottor Novari (ad del Comitato Organizzatore, ndr), lo abbiamo scelto all’unanimità. L’uomo designato è lui, è una bella avventura che vale miliardi di euro. Tre università, Bocconi, Sapienza e Ca’ Foscari hanno decretato che il Pil aumenterà nella fase pre Olimpiadi, durante e dopo” (VIDEO).

BIENNALE VENEZIA– Sulla nomina per il vertice della Biennale Zaia spiega: “A noi Paolo Baratta va bene, squadra che vince non si cambia, non capisco perché bisogna andare a fare danni sulla Biennale”. “Il mio appello è che facciano una ‘normina’ e ci lascino Baratta che a noi va bene così”, ribadisce.

CALCIO – Con l’Adnkronos il presidente del Veneto parla anche del caso Verona e Balotelli: “Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi ma non si può punire una comunità, quello è il grande limite di quella polemica”. “Balotelli ha sempre avuto un rapporto acceso con quella tifoseria”, osserva ancora.

BANDIERE – “Quando fecero il funerale a Cossiga, la sua bara era coperta dalla bandiera dei quattro mori: valorizziamole, le bandiere regionali” è la proposta del governatore del Veneto. “Oggi è vietato entrare negli stadi con la bandiera della propria Regione, ma che Paese è?”, insiste l’ex ministro.

FUTURO – “Cosa farò una volta scaduto il mandato di governatore del Veneto? Io son sempre stato un fatalista… di certo non ho ambizioni di fare scalate nazionali. Credo sia un grande valore la libertà. Obama in una intervista ha detto: i cittadini non si rendono conto del valore dell’anonimato. Non mi lamento di come vivo, ma a volte vorrei essere più anonimo” conclude Zaia.

Zaia all’Adnkronos tra strette di mano e auguri