Natale: Comitato bioetica veterinaria, non comprate cuccioli razze ‘Ogm’ 

A Natale non comprate cuccioli di razze 'Ogm'

(Fotogramma)

Pubblicato il: 14/12/2019 12:23

Gatti nudi, cani con il muso così corto (detti brachicefali) da respirare male, come Carlini o Bulldog. Razze che sono state create dall’uomo per motivi meramente estetici. Se qualcuno, in vista del Natale, avesse intenzione di regalare o regalarsi un cucciolo, il Comitato bioetico per la veterinaria e l’agroalimentare ammonisce: “Non comprare esemplari di razze di animali da compagnia intrinsecamente sofferenti, ovvero con deficit congeniti o vulnerabili geneticamente per patologie severe”.

“Il periodo delle festività, ormai prossimo – si legge in una mozione del Comitato – tradizionalmente induce molte famiglie o singole persone ad assecondare un desiderio largamente diffuso, quello di accogliere un animale da compagnia nella propria casa e, più profondamente, tra i propri affetti. Tale decisione va incoraggiata per gli effetti benefici che produce sugli animali e sulle persone stesse, nonché per il portato simbolico che questo tendere la mano verso la natura reca con sé. Il Comitato Bioetico per la Veterinaria e l’Agroalimentare non entra nel merito della discussione etica sulle modalità attraverso le quali l’animale viene accolto, se per adozione di animali abbandonati o sequestrati dalle autorità, assai auspicabile, oppure a seguito dell’acquisto di un esemplare, in genere di un cucciolo, tramite canali legali e certificati”.

Secondo il Comitato etico per la veterinaria, però “esiste un dovere di soccorso verso gli animali che, a causa della selezione genetica di tratti desiderabili quanto a fattezze, colori, assenza di pelo o sua lunghezza eccessiva, conformazione del muso o delle orecchie, dimensioni, andatura, comportamenti, siano stati condannati ad essere intrinsecamente difettosi, come giocattoli fallati il cui deficit non è visibile e anzi talora motivo esso stesso di richiamo”.

“Un cane o un gatto con caratteri fisici esasperati sono spesso malati, provano dolore, disagio, stress, proprio per via di quei caratteri che troviamo divertenti, piacevoli perché stravaganti o raffinati. Il modo più efficace per soccorrerli non è accudirli e curarli secondo necessità ma – è il monito dei veterinari – semplicemente non farli più nascere con quelle caratteristiche, ovvero non comprarli e quindi renderli non più interessanti per il mercato in quanto prodotti non più desiderati. Diversamente, pur rispetto al danno che la loro genetica comporta, saremmo colpevoli di perpetuare tale danno a causa delle nostre scelte di consumatori”, conclude la mozione.