Tornano ‘stragi sabato sera’, morti 50 giovani tra ottobre e novembre 

Tornano 'stragi sabato sera', morti 50 giovani tra ottobre e novembre

Pubblicato il: 14/12/2019 14:06

Nei due mesi di ottobre e novembre registrati 79 incidenti gravi nei quali sono morti 50 giovani e 166 sono rimasti feriti”. Lo rileva l’Osservatorio Asaps sulle ‘Stragi del sabato sera’. “Nei primi 3 fine settimana di ottobre 2019, nelle 16 ore maledette che vanno dalle 22 del venerdì alle 6 del sabato e dalle 22 del sabato alle 6 della domenica – si spiega -, l’Osservatorio dell’Asaps aveva già registrato 27 incidenti importanti (solo quelli con vittime e feriti gravi), col coinvolgimento di giovani e con conducenti sotto i 40 anni. Nei 27 schianti purtroppo si sono contati 24 morti e 46 feriti. Nel primo fine settimana (5-6 ottobre) sono stati registrati 9 incidenti che hanno causato 8 vittime e 23 feriti. Nel secondo fine settimana (12 – 13 ottobre) sono stati registrati ancora 9 incidenti che hanno causato 11 morti e 11 feriti. Nel terzo fine settimana (19 –20 ottobre) sono stati registrati sempre 9 incidenti che hanno causato 5 morti e 12 feriti. Dei 27 incidenti delle notti del fine settimana, 8 sono avvenuti al nord, 8 al centro e ben 11 al sud di cui tutti e tre plurimortali: due con 4 vittime e 1 con due, a dimostrazione che i timori avanzati dall’Asaps di un coinvolgimento sempre più importante delle regioni del Sud nello “stragismo stradale” delle notti del fine settimana, erano assolutamente fondati”.

“I dati di novembre sono stati solo un po’ meno negativi 23 vittime mortali e 99 feriti – prosegue – Il dato complessivo dei due mesi secondo l’Osservatorio Asaps ci indica 79 incidenti gravi (35 al nord, 20 al centro e 24 al sud nei quali sono morti 50 ragazzi e 166 sono rimasti gravemente feriti. E il primo fine settimana di dicembre ha confermato una situazione di rischio elevato”.

“L’allentamento dei controlli, con la carestia segnalata più volte degli etilometri, solo ora in lenta ripresa e qui va riconosciuto lo sforzo fatto dal Ministero dei Trasporti con più banchi di prova per la revisione annuale e disponibilità di maggior personale dedicato alle suddette attività, la carenza sempre più pronunciata di pattuglie soprattutto lungo le strade statali e provinciali cioè proprio quelle col più elevato tasso di mortalità, e l’ormai assoluta latitanza di campagne contro l’abuso di alcol e l’uso di droghe alla guida, completano il quadro motivazionale di questa situazione alla quale si è aggiunto l’uso ormai indiscriminato dei cellulari alla guida sia in fonia e ancor più in messaggistica e navigazione sul web. A dimostrazione che appena si abbassa la guardia i fenomeni tragici sulle strade tornano a riproporsi drammaticamente”, conclude l’Osservatorio.