In Italia 2 nuove terapie per Hiv, più qualità vita e aderenza a cure 

In Italia 2 nuove terapie per Hiv, più qualità vita e aderenza a cure

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Pubblicato il: 18/12/2019 13:46

Sono disponibili anche in Italia due nuove opzioni terapeutiche contro il virus dell’Aids che promettono di “migliorare la qualità di vita delle persone Hiv-positive, massimizzare aderenza e persistenza al trattamento”. Lo comunica Msd Italia, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della determina dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che prevede il rimborso dei due trattamenti doravirina e doravirina in combinazione a dose fissa con lamivudina e tenofovir disoproxil fumarato.

“L’arrivo di una nuova arma terapeutica è una buona notizia sia per le persone Hiv+ che per la collettività – afferma Andrea Antinori, direttore Unità operativa complessa Immunodeficienze virali Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma – perché è vero che per l’Hiv abbiamo a disposizione numerosi farmaci provenienti da diverse classi antiretrovirali, ma molte volte – sottolinea l’esperto – a causa di diverse limitazioni (interazioni con altri farmaci, resistenze, problemi metabolici eccetera), l’armamentario terapeutico non è così ampio. Quindi avere a disposizione farmaci di documentata efficacia e sicurezza è sicuramente un vantaggio”.

Doravirina, ricorda Antinori, “è l’ultima molecola arrivata in una classe storica che conosciamo molto bene, e che ha avuto e ha tutt’oggi una rilevanza importante nella terapia dell’Hiv. Ma rispetto agli altri farmaci già presenti in questa classe, ha dimostrato di sviluppare resistenze molto più lentamente e raramente. Questo perché ha un’alta barriera genetica che finora è stata più tipica di altre classi. Inoltre ha un alto profilo di sicurezza dal punto di vista metabolico e impatta davvero poco sul profilo lipidico, e sappiamo quanto sia importante visto che il rischio cardiovascolare nei pazienti sieropositivi è aumentato”. Il medico insiste sul fatto che “l’arrivo di nuove terapie è importante anche per la collettività: garantire una soppressione virologica stabile è un aspetto molto importante anche per ridurre la circolazione del virus – precisa – Oggi possiamo dire che la circolazione del virus Hiv non è alimentata dai soggetti sieropositivi in trattamento con viremia soppressa, ma esclusivamente dalle persone che hanno un’infezione da Hiv e non sanno di averla”.

Doravirina – riferisce una nota – è disponibile come singolo farmaco in associazione con altri medicinali antiretrovirali, per il trattamento di adulti con infezione da Hiv-1 senza evidenza di resistenza, pregressa o attuale, alla classe degli Nnrti (inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa); come regime di combinazione a dose fissa di tre farmaci (doravirina con lamivudina e tenofovir disoproxil fumarato) per il trattamento di adulti con infezione da Hiv-1 senza evidenza di resistenza, pregressa o attuale, alla classe degli Nnrti, lamivudina o tenofovir disoproxil fumarato.

L’approvazione da parte dell’Aifa di doravirina e della combinazione a dose fissa doravirina, lamivudina e tenofovir disoproxil fumarato è basata sui risultati degli studi di fase III Drive-Ahead, Drive-Forward e Drive-Shift, che hanno valutato il profilo di efficacia e sicurezza dei due farmaci. Queste nuove terapie sono stati anche recentemente inserite nelle Linee guida 2019 dell’Eacs (European Aids Clinical Society) come regimi raccomandati in prima linea e con un buon profilo di tollerabilità e poche interazioni farmacologiche.

“Sono 30 anni che Msd guida l’innovazione per cronicizzare, in buona salute, una malattia che si credeva invincibile e mortale – dichiara Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Msd Italia – Siamo in prima linea sin da quando il virus ha fatto la sua comparsa e il nostro impegno non è mai rallentato. Questi due nuovi farmaci rappresentano la conferma ulteriore del nostro impegno in ricerca. Con doravirina, infatti, oggi possiamo rispondere ancora meglio al bisogno di salute dei pazienti: in aggiunta a una potente efficacia, il buon profilo lipidico e neuropsichiatrico ne migliora la tollerabilità e questa è una caratteristica molto importante per chi assume farmaci a lungo termine, a vantaggio di una vita di qualità. Un ottimo risultato che non significa che ci fermeremo, anzi: abbiamo in sviluppo la molecola islatravir, una nuova classe Nrtti (inibitore nucleosidico della traslocazione della trascrittasi inversa) per la prevenzione e il trattamento dell’Hiv, che si andrà ad affiancare alla nostra pipeline corposa”.