Omicidio Khashoggi, le tappe della vicenda 

Omicidio Khashoggi, le tappe della vicenda

(Afp)

Pubblicato il: 23/12/2019 16:40

Editorialista del Washington Post, giornalista critico nei confronti del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, Jamal Khashoggi è stato ucciso più di un anno fa nel consolato di Riad a Istanbul. I resti del suo corpo non sono mai stati ritrovati. Di seguito le principali tappe della vicenda:

2 OTTOBRE 2018: Khashoggi entra nel consolato saudita a Istanbul per ottenere i documenti necessari per il matrimonio con la compagna turca Hatice Cengiz. Da allora non si hanno più notizie di lui;

4 OTTOBRE: le autorità saudite sostengono che Khashoggi sia scomparso dopo aver lasciato il consolato. La Turchia convoca l’ambasciatore saudita;

6 OTTOBRE: la Turchia avvia un’inchiesta sulla scomparsa di Khashoggi. Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ribadisce che Khashoggi non è all’interno del consolato;

14 OTTOBRE: il presidente americano Donald Trump minaccia “punizioni severe” se sarà accertato che c’è l’Arabia Saudita dietro la scomparsa di Khashoggi. Riad replica di essere pronta a rispondere con un'”azione ancora più forte” a eventuali “punizioni” da parte degli Stati Uniti;

15 OTTOBRE: inquirenti turchi perquisiscono il consolato saudita e due giorni dopo la residenza del console generale saudita a Istanbul, Mohammed al-Otaibi;

20 OTTOBRE: per la prima volta la monarchia del Golfo parla della morte di Khashoggi e fa sapere che è stato ucciso in una “colluttazione” all’interno del consolato. Re Salman silura ufficiali dell’intelligence e un consigliere;

23 OTTOBRE: il presidente turco Recep Tayyip Erdogan accusa funzionari del consolato saudita a Istanbul e una squadra di 15 persone arrivate dal regno di aver pianificato quello che considera un “omicidio politico”. Cinque giorni dopo Erdogan torna a chiedere a Riad la consegna dei 18 sospetti in modo che possano essere processati in Turchia.

25 OTTOBRE: il procuratore saudita Saud bin Abdullah parla di omicidio premeditato;

27 OTTOBRE: l’Arabia Saudita fa sapere che i sospetti per l’omicidio di Khashoggi saranno processati nel regno;

31 OTTOBRE: il procuratore capo di Istanbul afferma che Khashoggi è stato strangolato a morte poco dopo il suo arrivo nel consolato saudita e che il corpo del giornalista è stato fatto a pezzi secondo un piano prestabilito.

15 NOVEMBRE: la Procura saudita chiede la pena di morte per cinque sospetti. Dal Dipartimento del Tesoro Usa arrivano sanzioni per 17 sauditi accusati di aver fatto parte della “squadra operativa” coinvolta nell’omicidio del giornalista. Tra i sospetti ci sono Saud al-Qahtani, consigliere molto vicino al principe ereditario saudita, e al-Otaibi;

17 NOVEMBRE: il Washington Post scrive che per la Cia è stato Mohammed bin Salman a ordinare l’omicidio di Khashoggi;

20 NOVEMBRE: Trump conferma che l’Arabia Saudita è un “partner molto stretto” degli Stati Uniti;

1 DICEMBRE: Erdogan fa sapere che il governo turco è in possesso di “documenti e dichiarazioni” secondo cui Khashoggi è stato soffocato e ucciso in sette minuti e mezzo;

5 DICEMBRE: un tribunale di Istanbul spicca mandati di cattura nei confronti di al-Qahtani e Ahmed al-Asiri, ex vice capo dell’intelligence saudita;

13 DICEMBRE: una risoluzione del Senato americano accusa il principe ereditario saudita per la morte di Khashoggi;

3 GENNAIO 2019: inizia in Arabia Saudita il processo a 11 sauditi per l’uccisione di Khashoggi;

28 GENNAIO: inizia l’inchiesta della relatrice speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni extragiudiziali, Agnes Callamard, che nel suo primo rapporto parla di prove che dimostrano come Khashoggi sia stato vittima di un “brutale omicidio premeditato, pianificato e perpetrato da funzionari dell’Arabia Saudita”. Secondo Callamard, che parla di “prove credibili”, bisogna indagare sul principe ereditario saudita e altri funzionari sauditi;

23 DICEMBRE: cinque persone vengono condannate a morte in Arabia Saudita per il caso Khashoggi.