Cannabis, botta e risposta Tajani-Burioni 

Cannabis, botta e risposta Tajani-Burioni

(Fotogramma)

Pubblicato il: 29/12/2019 14:53

“Tutti coloro che fanno uso di droghe pesanti hanno iniziato facendosi una canna. Voi cosa ne pensate della sentenza della cassazione sulla coltivazione della cannabis a casa?”. E’ il tweet pubblicato da Antonio Tajani dopo la sentenza della Cassazione sulla coltivazione di cannabis a casa. “La sentenza della Corte di Cassazione sulla ‘cannabis fai da te’ non mi è piaciuta -aggiunge Tajani in un video abbinato al cinguettio- soprattutto perché lancia un messaggio negativo ai giovani, come se fosse lecito e giusto farsi sempre una canna. In 25 anni di esperienza di volontariato in comunità di recupero di tossicodipendenti, parlando con genitori, giovani e meno giovani, ho saputo che tutti coloro che fanno uso di cocaina, di eroina, di acidi… hanno cominciato facendosi una canna”. “E’ ovvio che non tutti coloro che si fanno una canna poi fanno uso di altre sostanze, ma è molto pericoloso iniziare questo percorso, perché la cannabis fa male alla salute. Venticinque anni di esperienza mi spingono a mandare questo messaggio ai giovani che hanno l’età dei miei figli: è sbagliato usare la cannabis”.

Tra le repliche, spicca quella del professor Roberto Burioni. “Tutti quelli che hanno infilzato il cognato con un serramanico hanno iniziato tagliando il filetto con un coltello da cucina. Cosa ne pensate della sentenza della cassazione sulla libera vendita dei coltelli da cucina?”, scrive sarcastico il virologo. “Caro Professore, mi spiace che lei ironizzi su una verità incontrovertibile. E’ mai stato in una comunità di recupero per tossicodipendenti? Tutti le direbbero quello che ho detto io”, ribatte il vicepresidente di Forza Italia, che contemporaneamente discute anche con Luca Bizzarri. “La maggior parte degli alcolisti (che sono tanti, più dei drogati) hanno cominciato con un bicchiere di vino. Quando un invito a non bere vino? Quando una proposta per il divieto di coltivare le vigne?”, chiede Bizzarri. “Il problema -replica Tajani- è la dipendenza e la voglia di fuggire dalla realtà. Un bicchiere di vino non fa male a nessuno. E per quanto riguarda il fumo di sigarette ci sono norme molto severe per limitarne l’uso. Basta leggere cosa c’è scritto su ogni pacchetto di sigarette”.