L’ottimismo dei leader, dal Cav ai gufi di Renzi 

L'ottimismo dei leader, dal Cav ai gufi di Renzi

(Fotogramma /Ipa)

Pubblicato il: 31/12/2019 13:06

”Basta aver paura, sarà un anno meraviglioso, il futuro che ci aspetta è radioso…”. Beppe Grillo posta per fine anno un video ironico su Facebook che lo ritrae mentre scava una fossa in spiaggia ma invita tutti all’ottimismo. Quasi un modo per esorcizzare le tensioni e le voci di scissioni, che attraversano in questi giorni il Movimento cinque stelle. L’ex comico genovese non è il primo leader a predicare ottimismo.

Tra i primi, nei momenti più difficili dei suoi governi, è stato Silvio Berlusconi. Anche se qualcuno ricorda ”l’ottimismo della volontà” richiamato più volte nei suoi discorsi dall’ex leader Psi, Bettino Craxi. “L’ottimismo è indispensabile per far uscire l’Italia dalla crisi”, “solo se si è ottimisti si può superare questa fase cupa e difficile, che si trascina da troppo tempo”, “bisogna essere ottimisti e avere sempre il sole in tasca”, ha sempre ripetuto come un mantra il Cav (citando il padre Luigi) specialmente in occasione delle varie bufere giudiziarie che lo hanno investito quando era a Palazzo Chigi. E ancora: ”All’ottimismo ho sempre ispirato la mia azione politica e di governo, perché senza ottimismo non si costruisce nulla”. Quasi uno slogan contro i ”catastrofisti”, media e istituzioni economiche in testa, che ”diffondono il panico”. ”Le elezioni si vincono con l’ottimismo”, arrivò a dire il presidente di Fi alla vigilia delle politiche del 4 marzo 2018. Tant’è che qualcuno parlò di ‘seduzione dell’ottimismo’, come arma mediatica usata per sdrammatizzare, minimizzare, ‘deviare’ dai veri problemi e attaccare gli avversari politici.

Contro lo story telling della catastrofe, soprattutto sul fronte del debito pubblico e della disoccupazione, anche Matteo Renzi ha fatto ricorso all’ottimismo, attraverso la metafora del gufo. Durante la campagna per i referendum costituzionali, l’ex premier rilanciava come un mantra i suoi strali contro ”i gufi che tifavano” contro il suo “governo del cambiamento”. In tv, sui giornali e social network: il volatile notturno era evocato ovunque. Fino a quando fu accolto da un vero gufo ad una manifestazione del Pd a Parma. Pure Matteo Salvini spesso invoca ottimismo contro ”quei professoroni, specialmente della sinistra”, come li chiama lui, che lo attaccano su tutto, dall’immigrazione all’Europa.