Nissan, le tappe della vicenda Ghosn 

Nissan, le tappe della vicenda Ghosn

(Afp)

Pubblicato il: 02/01/2020 15:10

L’ex Ceo della Nissan Motor Carlos Ghosn ha deciso di fuggire dal Giappone, dove era agli arresti, dopo il rinvio del processo a suo carico fino all’aprile del 2021, secondo quanto hanno riferito fonti a lui vicine. Sessantacinque anni, uno degli esponenti più noti nell’industria automobilistica, l’ex ceo della Renault-Nissan-Mitsubishi Motors deve rispondere di quattro accuse, tra cui l’essersi arricchito attraverso pagamenti a concessionari in Medioriente, la falsificazione di documenti finanziari e di abuso di fiducia.

19 novembre 2018. La polizia giapponese arresta Ghosn al suo arrivo all’aeroporto di Tokyo a bordo di un jet privato. La procura lo accusa di aver dichiarato la metà del suo stipendio per cinque anni, fino al marzo del 2015.

10 dicembre 2018. La procura di Tokyo incrimina Ghosn per aver dichiarato un reddito inferiore di quanto percepito. E lo arresta nuovamente con la stessa accusa, ma protratta di altri tre anni, fino al marzo del 2018.

21 dicembre 2018. La procura giapponese arresta Ghosn per la terza volta con altre accuse, ovvero quella di aver fatto pagare alla Nissan 16,6 milioni di dollari per coprire le perdite causate da investimenti personali. Svaniscono così le possibilità che venga rilasciato su cauzione prima di Natale.

8 gennaio 2019. Ghosn appare per la prima volta in tribunale e dichiara pubblicamente la sua innocenza, dicendo al tribunale di Tokyo di essere accusato ingiustamente di cattiva condotta finanziaria. Ghosn viene portato in aula con le manette ai polsi.

6 marzo 2019. Dopo una detenzione di oltre cento giorni, Ghosn lascia il carcere di Tokyo dietro il pagamento di una cauzione di 9 milioni di dollari. Circondato da guardie di sicurezza e vestito con un’uniforme da operaio e un berretto blu, il volto di Ghosn è oscurato da occhiali spessi e da una mascherina usata dai chirurghi.

4 aprile 2019. La procura giapponese arresta nuovamente Ghosn con il sospetto che abbia cercato di arricchirsi a spese della Nissan. I suoi avvocati parlano di tentativo di metterlo a tacere. Si tratta della quarta volta che l’ex Ceo viene arrestato.

25 aprile 2019. Per la seconda volta Ghosn paga una cauzione ed esce dal carcere, dopo aver accettato di tagliare i rapporti con la moglie in attesa del processo.

31 dicembre 2019. E’ il giorno della fuga di Ghosn in Libano, per evitare il sistema giudiziario del Giappone, definito ”truccato”. Non è chiaro come Ghosn, che ha la cittadinanza francese, brasiliana e libanese, sia stato in grado di orchestrare la sua fuga. Era sotto stretto controllo da parte delle autorità mentre era libero su cauzione e aveva consegnato i suoi passaporti.

2 gennaio 2020. L’Interpol emette un mandato di cattura internazionale nei confronti di Ghson. Lo annuncia il ministro della Giustizia libanese Albert Serhan, mentre le autorità di Ankara riferiscono dell’arresto di 7 persone che avrebbero aiutato Ghson a transitare da Istanbul.