Salvini: “Rispetto il Papa, ma c’è un Islam incompatibile con i diritti delle donne” 

Salvini: Rispetto il Papa, ma c'è un Islam incompatibile con i diritti delle donne

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Pubblicato il: 02/01/2020 09:22

“Ma figuriamoci, io ho rispetto per il Papa che ha sempre parlato di accoglienza con limiti e prudenza. Sottoscrivo. Poi il Pontefice si rivolge al mondo, io agli italiani. Io critico i benpensanti della sinistra e le femministe che non difendono le donne dalla subcultura islamica”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini che, in un passaggio dell’intervista pubblicata da ‘La Stampa’, nega di aver cercato la polemica con Papa Francesco, in special modo sulla questione dei migranti.

Proprio di recente il Papa ha sottolineato l’importanza e la centralità della figura femminile all’interno della società. “Perfetto, giustissimo – dice il leader della Lega – ma voglio ricordare che il rispetto della donna è incompatibile con un certo tipo di Islam: non si possono spalancare le porte agli immigrati di religione islamica e poi parlare di rispetto della donna. Il Cardinale Biffi sosteneva l’immigrazione dai Paesi più vicini e non islamici perché sono più compatibili dal punto di vista culturale e hanno una diversa considerazione delle donne”.

Poi, parlando dell’esecutivo, Salvini sottolinea: “Siamo in mano a uno dei peggiori governi dal Dopoguerra”. “Conte non ha un voto, non esiste: ha scoperto il gusto delle poltrone e ci vuole rimanere”. “Mi batte nei sondaggi? – domanda ancora Salvini riferendosi all’indice di gradimento registrato dal presidente del Consiglio – alle urne non esiste“.

Salvini rileva un progressivo decadimento della classe politica del Paese. “Prima c’erano Craxi, Spadolini, lontani da me – prosegue – ma oggi abbiamo Zingaretti, Conte, Di Maio. Berlinguer era sei spanne sopra Zingaretti. Anche la Cgil di Lama era un altro pianeta. Il Pci era una sinistra con dei valori mentre oggi il Pd è il peggio del peggio, la peggiore eredità che Berlinguer e Lama potessero augurarsi”. Per Salvini l’esecutivo guidato da Conte è peggio di quello condotto da Mario Monti, che il leader leghista ha sempre avversato. “Almeno era migliore – conclude – l’ho combattuto ma almeno aveva un’idea, un progetto”.