Raid Usa a Bagdad, ucciso il generale iraniano Soleimani 

Raid Usa a Bagdad, ucciso il generale iraniano Soleimani

(Afp)

Pubblicato il: 03/01/2020 07:13

Il capo delle Forze iraniane al-Quds, Qassem Soleimani, è stato ucciso in un raid Usa vicino all’aeroporto di Baghdad. Lo ha confermato la coalizione paramilitare sciite pro-iraniane attive in Iraq, Hashd Shaabi, aggiungendo che tra le vittime c’è anche il vice capo del gruppo, Abu Mahdi al-Mohandes. Secondo quanto ricostruito dalla milizia, nota come Forze di Mobilitazione Popolare, entrambi gli uomini sono stati uccisi in un bombardamento americano che ha colpito il loro veicolo sulla strada dell’aeroporto internazionale di Baghdad.

L’attacco è stato ordinato dal presidente Donald Trump, ha confermato il Pentagono che parla di “un’azione difensiva”. “Su istruzioni del presidente i militari americani hanno intrapreso una decisa azione difensiva con l’uccisione del generale Qassem Soleimani per proteggere il personale americano all’estero”, si legge in n comunicato. Secondo il Pentagono Soleimani stava “attivamente mettendo a punto piani per colpire i diplomatici americani e uomini in servizio in Iraq e in tutta la regione”. “Il generale Soleimani ha anche approvato gli attacchi contro l’ambasciata americana a Baghdad che hanno avuto luogo questa settimana”, si legge ancora nella nota.

Lo stesso Soleimani è considerato responsabile della morte di centinaia di militari della coalizione e di americani e di aver ‘orchestrato’ l’attacco del 27 dicembre che ha ucciso un cittadino statunitense. “Gli Stati Uniti continueranno ad assumere le azioni necessarie per proteggere la nostra gente e i nostri interessi ovunque nel mondo”, afferma il Dipartimento della Difesa di Washington. Solo tre giorni fa milizie sciite avevano attaccato la sede diplomatica statunitense nella capitale.

Immediata la reazione iraniana è immediata, con il leader supremo Ayatollah Ali Khamenei che ha minacciato gli Stati Uniti di una “dura ritorsione”. Mentre il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, ha definito quanto accaduto “estremamente pericoloso”. Il raid americano è stato “un atto terroristico” ed una “stupida escalation”, ha dichiarato con un tweet. “Sugli Stati Uniti ricade la responsabilità di tutte le conseguenze di questo avventurismo criminale”, ha scritto, descrivendo Soleimani come “la più efficace delle forze che hanno combattuto” l’Isis, al Qaeda e il gruppo al-Nusra.