Alitalia, Atlantia: “Piano Delta inadeguato” 

Alitalia, Atlantia: Piano Delta inadeguato

Immagine di repertorio (Fotogramma)

Pubblicato il: 08/01/2020 13:10

Il piano Delta è emerso sin da subito come non sostenibile sotto vari aspetti“. E’ quanto scrive Atlantia in un documento inviato alla commissione Trasporti alla Camera sulla vicenda Alitalia. I motivi? Manterrebbe, spiega Atlantia, “un cospicuo numero di rotte strutturalmente in perdita, non dando pieno respiro al potenziale del mercato Nord America (area elettiva di sinergia con Delta), prevedendo una crescita dei ricavi per passeggero mai raggiunta prima, anche in virtù di non precisamente definite iniziative da realizzarsi con Delta, e ipotizzando una ottimizzazione dei costi non supportata da una completa analisi di fattibilità”.

La soluzione proposta da Lufthansa, con la possibilità di un suo ingresso nel capitale di Alitalia, si legge nel capitolo focalizzato sul confronto con l’aviolinea tedesca, nella ricerca di “un’alternativa percorribile” rispetto a Delta, era “capace potenzialmente di consentire un rilancio vero della compagnia di bandiera“.

Nell’ottobre scorso, Lufthansa ha inviato una manifestazione di interesse “esprimendo la disponibilità a supportare Alitalia tramite una solida alleanza commerciale”. “Sia Atlantia che Ferrovie ritenevano l’ingresso nel capitale di Alitalia una condizione necessaria per poter partecipare come partner industriale al rilancio della compagnia e hanno subito manifestato tale necessità a Lufthansa, che si è detta inizialmente pronta a considerare tale ipotesi. Atlantia, d’accordo con le Ferrovie, ha quindi sin da subito iniziato a lavorare su tale ipotesi di piano alternativa, ritenuta migliorativa rispetto alla proposta di Delta“.

Dal confronto con Lufthansa sono quindi emerse “ipotesi di piano condivise” che “prevedevano una flotta più ridotta, ma comunque in marcato incremento rispetto alla proposta inizialmente avanzata da Lufthansa nel 2018, in virtù del taglio incisivo delle rotte strutturalmente in perdita e di una integrazione a più ampio raggio dei rispettivi network, in particolar modo in Europa dove Alitalia soffre maggiormente la competizione delle compagnie aeree low cost”.