M5S, prove di scissione in Campidoglio 

M5S, prove di scissione in Campidoglio

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 11/01/2020 11:08

Cinque consiglieri comunali quanti bastano per “condizionare l’azione di Virginia Raggi fino alla fine del mandato”. Una scissione dai tempi non brevissimi, di cui però già se ne parla, e molto, nei corridoi del Campidoglio e nelle riunioni ristrette, ricostruisce ‘Il Messaggero’.

I timori della sindaca sono esplosi nelle ultime 24-48 ore. E il segnale è arrivato dalla Camera con l’uscita dal M5S di Massimiliano De Toma verso il nascituro gruppo ‘Eco’ di Lorenzo Fioramonti. In apparenza una dinamica nazionale che ruota intorno alla crisi del Movimento e della leadership di Luigi di Maio. Ma non è così. Perché se il progetto dell’ex ministro andrà in porto – il debutto è previsto a febbraio – ci potrebbe essere una ripercussione in Aula Giulio Cesare in una seconda fase, in primavera. De Toma d’altronde per il M5S romano non è un deputato qualsiasi e vanta in Comune un rapporto a dir poco privilegiato con un esponente grillino di primissimo piano: Marcello De Vito. Quest’ultimo, da quando è tornato in consiglio comunale, si legge nell’articolo, fa una vita politica da separato in casa che sta insospettendo i Cinquestelle.

La creatura di Fioramonti ancora deve prendere quota ma potrebbe attecchire anche nel consiglio comunale puntando sul malcontento generalizzato delle truppe grilline. Tanti consiglieri, o almeno, un gruppo ragguardevole, da tempo è fuori dalle dinamiche decisionali. In questi anni caotici e a dir poco movimentati non sono mancate le frizioni. Al momento, pallottoliere alla mano, se si staccassero cinque consiglieri Raggi non avrebbe più la maggioranza. E si troverebbe così a negoziare, dossier su dossier, con il nuovo gruppo fino al 2021. Insomma, la lontananza di Di Maio dalle cose della Capitale e i malumori per la gestione Raggi potrebbero far germogliare la nuova creatura green in Aula Giulio Cesare. “Un ragionamento è stato avviato”, confermano al Messaggero consiglieri comunali.