Zanda: “Costituente con tutti i partiti per cambiare forma di Stato” 

Zanda: Costituente con tutti i partiti per cambiare forma di Stato

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Pubblicato il: 12/01/2020 10:23

Serve un’assemblea Costituente con tutte le forze politiche, che cambi la forma di Stato e di governo“. Ad avanzare la proposta è il tesoriere del Pd Luigi Zanda in un’intervista a ‘La Stampa’. “Io penso -spiega – sia giunto il momento di affrontare le grandi questioni guardando oltre: dobbiamo riformare le nostre istituzioni, affrontando i due grandi temi della riforma del governo e dello stato. Vero, non c’è riuscita la commissione Bozzi, poi la commissione D’Alema, la riforma Berlusconi, poi quella di Renzi. Dobbiamo imparare da questa lezione: se vogliamo fare piccoli ritocchi, va bene usare l’articolo 138 della Carta, ma se vogliamo riforme organiche di pezzi della Costituzione, salvando la prima parte, abbiamo bisogno di un’Assemblea costituente. C’è un sistema regionale che va rivisto, il bicameralismo perfetto che va abolito…”.

Per Zanda l’assemblea costituente “dovrebbe essere costituita con un’impronta proporzionale e un tempo definito e potrebbe suscitare lo stesso spirito del ’47: anche allora i partiti erano contrapposti tra loro in modo ancora più rigido”. “Il sistema politico italiano – aggiunge – va sanato, non si sana cambiando la legge elettorale. Una grande innovazione che potrebbe dare respiro al sistema sarebbe ad esempio attuare l’articolo 49 della Carta, che prescrive regole di democrazia interna dei partiti”.

Zanda interviene poi nel dibattito sull’ipotesi di ‘partito nuovo’ lanciata dal segretario del Pd Nicola Zingaretti. “L’idea di scioglimento non esiste – sottolinea – Il nome Pd è bello e lo terrei“. “Il Pd – aggiunge – deve dimostrarsi accogliente e sentire che ha una responsabilità di dare una risposta” alle “persone in cerca di una collocazione, di un punto di speranza, di una casa. Dobbiamo essere un partito che vuole crescere e aprirsi, non per tattica ma per convinzione, dimostrando di voler ascoltare molto e accogliere. Dobbiamo mettere tutto questo nel Dna del partito”.

Quanto al sì di Leu alla proposta del segretario, Zanda osserva: “Con la sinistra i punti di contatto ci sono, altrimenti non avremmo fatto un governo insieme. Veniamo da una sola radice perché le differenze sono state date da una scissione. Ma finora noto che nessuno ha fatto richieste né offerte”. Replicando all’ex renziano Andrea Marcucci contrario a ‘operazioni nostalgia’, Zanda osserva: “Se vuol dire che lui è contrario alla ricostituzione del Pci, sono d’accordo. Casomai se ho qualche nostalgia, è per la classe dirigente della politica italiana di trent’anni fa…”.