Don Serrone: “Preti sposati come me sono risorsa in tempi di crisi” 

Don Serrone: Preti sposati come me sono risorsa in tempi di crisi

(Fotogramma)

Pubblicato il: 13/01/2020 20:42

“Nella chiesa cattolica, come me, ci sono migliaia di sacerdoti sposati. Molti hanno il desiderio di poter ritornare al ministero. Non è una questione di ostacoli teologici, solo di una normativa di diritto canonico che oggi non lo permette. Questi preti sposati sono un grande potenziale: rientrando in servizio, potrebbero sopperire alla situazione di crisi vocazionale, di deficit nelle parrocchie”. A dirlo all’Adnkronos è don Giuseppe Serrone, fondatore del Movimento dei Sacerdoti Sposati, che chiedendo la dispensa dagli obblighi del celibato per unirsi in matrimonio, non può più celebrare messa.

Intervenendo sulle posizioni di Joseph Ratzinger riguardo al celibato dei sacerdoti, afferma che “c’era da aspettarselo”. In fondo, “il papa emerito Benedetto XVI non ha fatto altro che rinnovare le posizioni classiche sulla teologia del sacerdozio. Il suo pensiero si inserisce in una linea più tradizionalista”, aggiunge don Serrone a giudizio del quale, ad ogni modo, “non è in gioco la questione del celibato che ha un gran valore” ma di considerare nel contempo la risorsa che rappresenta l’esercito di preti sposati, “salvaguardando tutta la dottrina teologica e le idee di Ratzinger. Non bisogna far confusione tra le due cose”.

“Da una decina d’anni a questa parte sono stati accolti nella Chiesa cattolica gli anglicani con moglie e figli: convertiti al cattolicesimo, sono stati ordinati sacerdoti”, ricorda ancora don Serrone che in passato ha lanciato a Papa Francesco e ai vertici del Vaticano “più appelli per riaccogliere i preti sposati”. “Noi siamo disponibili a collaborare con la chiesa cattolica”, conclude.