Gregoretti, scontro in Giunta e maggioranza se ne va 

Gregoretti, scontro in Giunta e maggioranza se ne va

(Foto IPA/Fotogramma)

Pubblicato il: 13/01/2020 18:13

E’ stato convocato per martedì alle 19 l’Ufficio di presidenza della Giunta delle Elezioni del Senato, per decidere l’eventuale rinvio del voto sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in programma lunedì prossimo, 20 gennaio.

Secondo la maggioranza il rinvio sarebbe però automatico in quanto la Conferenza dei Capigruppo ha già deciso per la prossima settimana la sospensione dei lavori del Senato, per la campagna elettorale per le elezioni in Emilia Romagna e in Calabria, e quindi anche di quelli della Giunta.

Salvini: “Rinvio del voto? Sono senza dignità”

Intanto i senatori della maggioranza hanno deciso di abbandonare la seduta della Giunta delle Elezioni, come annunciato da Mattia Crucioli. L’esponente di M5S ha denunciato il “colpo di mano” del centrodestra per aver convocato per domani l’Ufficio di presidenza nonostante le assenze di Pietro Grasso e Michele Giarrusso, impegnati per impegni istituzionali all’estero. Crucioli ha poi contestato la decisione di porre ai voti la domanda di acquisire ulteriore documentazione sullo stato di salute dei migranti a bordo della Gregoretti, richiesta respinta essendo la votazione finita in parità, dieci a dieci.

Nella Giunta è scontro tra la maggioranza e il presidente Maurizio Gasparri, accusato di scorrettezza istituzionale e di non essere stato imparziale. Ma lui rivendica di essere stato “coerente” e di essere “inattaccabile” dal punto di vista regolamentare.

Gregoretti, relazione Gasparri: “No al processo per Salvini”

“I casi sono due: o quello sulla Gregoretti è un processo serio e grave, e quindi non c’è tempo da perdere, oppure è solo una ritorsione politica contro Salvini. Pd, Iv e 5Stelle non si azzardino a chiedere rinvii, per evitare il giudizio di calabresi ed emiliano-romagnoli”, ha affermato la senatrice della Lega Erika Stefani con i componenti leghisti della giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari.