Libia, Haftar e Serraj a Mosca 

Libia, Haftar e Serraj a Mosca

(Afp)

Pubblicato il: 13/01/2020 08:19

Il capo del governo di accordo nazionale libico, Fayez al-Serraj, e il comandante dell’autoproclamato Esercito nazionale, Khalifa Haftar, a Mosca per “contatti”. Lo ha annunciato una nota del ministero degli Esteri russo all’indomani dell’entrata in vigore di una tregua nel Paese nordafricano.

Nella capitale hanno preso intanto il via i colloqui tra i ministri degli Esteri e della Difesa di Mosca e Ankara: i “contatti” tra Serraj e Haftar, infatti, si terranno sotto l’egida dei ministri dei due Paesi per siglare ufficialmente la tregua. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha annunciato che i rappresentanti delle parti libiche sono arrivati a Mosca.

“Secondo gli accordi raggiunti tra i presidenti di Russia e Turchia a Istanbul, è iniziato al ministero degli Esteri un incontro dedicato all’accordo libico” e “i rappresentanti delle parti libiche sono arrivati” per unirsi ai colloqui, ha dichiarato Zakharova. La portavoce ha pubblicato una foto che mostra le delegazioni di Russia e Turchia intorno a un tavolo.

La delegazione russa comprende il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, il suo vice Mikhail Bogdanov e il ministro della Difesa, Sergei Shoigu. Per la Turchia sono presenti il capo della diplomazia Mevlut Cavusoglu e il ministro della Difesa, Hulusi Akar.

CONTATTI – L’inviato russo per la Libia, Lev Dengov, ha confermato la “possibilità” che Serraj e Haftar a Mosca firmino un accordo sulla tregua e i “suoi dettagli”. Dengov, tuttavia, non ha confermato un colloquio diretto tra i due rivali. “Avranno incontri separati con funzionari russi e con gli emissari della delegazione turca che coopera con la Russia su questo dossier. Saranno probabilmente presenti ai colloqui anche rappresentanti degli Emirati Arabi Uniti e dell’Egitto in qualità di osservatori” ha affermato l’inviato russo.

L’uomo forte di Bengasi sarà accompagnato a Mosca dal presidente del Parlamento con base nella Libia orientale, Aguila Saleh. Parteciperà ai colloqui anche il presidente dell’Alto Consiglio di Stato libico, Khaled al-Mishri.

SERRAJ – Il governo di Tripoli, riconosciuto dalle Nazioni Unite, si dice ad ogni modo pronto a “riprendere le operazioni militari nel caso la tregua venisse infranta” ha detto il capo del governo di accordo nazionale libico, al-Serraj, in un’intervista all’emittente privata ‘Al-Ahrar’. Nel corso dell’intervista ha spiegato che Tripoli ha accettato il cessate il fuoco “da una posizione di forza” con l’obiettivo di “mantenere la coesione nazionale e sociale”. E “non ignoreremo i sacrifici dei nostri figli e dei nostri martiri o i nostri sogni per uno Stato civile”.