Caso Saguto, pm: “Sistema perverso e tentacolare gestito dall’ex giudice” 

Caso Saguto, pm: Sistema perverso e tentacolare gestito dall'ex giudice

Silvana Saguto (Fotogramma)

Pubblicato il: 14/01/2020 14:46

Le indagini che hanno portato al processo che vede alla sbarra l’ex giudice Silvana Saguto accusata di corruzione “hanno permesso di fare luce e di mettere a fuoco un sistema perverso e paradossalmente tentacolare creato e gestito dalla dottoressa Saguto che ha sfruttato e mortificato il suo ruolo di magistrato“. E “annuncio fin d’ora che chiederò delle pene molto pesanti”.

Inizia con queste parole durissime la requisitoria del pm Maurizio Bonaccorso nel processo per la mala gestione della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. A distanza di due anni dalla prima udienza è stato infatti dichiarato chiuso il dibattimento. La requisitoria proseguirà fino al 28 gennaio quando saranno fatte le richieste di pena.

In mattinata Silvana Saguto ha reso dichiarazioni spontanee ricostruendo la sua versione dei fatti negando che il giudice Tommaso Virga le avesse “mai segnalato il figlio Walter” per la nomina ad Amministratore giudiziario. E rivendicando di aver “gestito le misure di prevenzione con il massimo della diligenza possibile”. “Mi è stato contestato di essere stata l’artefice di provvedimenti. I provvedimenti giudiziari si fanno in tre. Non avevo degli sprovveduti accanto”.

Saguto ha quindi lanciato accuse: “La giudice Rosini che si è dimostrata molto dispiaciuta del lavoro che svolgevano alle misure di prevenzione non trovava disdicevole che il marito avesse ben tre amministrazioni giudiziarie nella nostra sezione?”, ha incalzato.

Quindi ha avanzato i suoi dubbi: “Mi sono sempre chiesta come mai hanno fatto il decreto di perquisizione solo un mese dopo la presunta dazione di denaro di Cappellano Seminara e l’hanno eseguita un altro mese dopo. Si sono presentati a casa dei miei anziani genitori vestiti tutti di nero come se dovessero prendere Matteo Messina Denaro. Hanno buttato a terra persino il libretto delle preghiere di mia madre”, ha ricostruito Saguto. “Hanno preso a mia madre 24,5 euro dal borsellino ritenuto magari provento di riciclaggio…”, ha detto ancora in aula.

“Non è mai stata trovata alcuna traccia dei soldi di cui parla la Guardia di Finanza“.