Salvini, la giunta decide: cosa potrebbe accadere  

Salvini, la giunta decide: cosa potrebbe accadere

(IPA/Fotogramma)

Pubblicato il: 20/01/2020 11:11

Alle 17 si riunisce a Sant’Ivo alla Sapienza la Giunta per le Immunità e le autorizzazioni, che deve decidere sul caso Salvini-Gregoretti. Dopo la conferma del calendario, arrivata venerdì scorso, con il voto finale della Giunta per le autorizzazioni – e le accuse della maggioranza alla presidente Elisabetta Casellati di mancata imparzialità, per aver partecipato alla votazione – i membri della Giunta dovrebbero essere chiamati a votare sulla relazione del presidente Maurizio Gasparri, che chiede di dire no al processo a Matteo Salvini.

La richiesta di procedere nei confronti del leader leghista è arrivata dal Tribunale dei ministri di Catania, che ha chiesto di procedere in giudizio nei confronti dell’ex ministro dell’Interno, con l’accusa di sequestro di persona aggravato, relativamente alla vicenda dei 131 migranti, bloccati lo scorso luglio al largo di Augusta sulla nave della Guardia Costiera, Gregoretti.

A sparigliare le carte, nelle ultime ore, è stato lo stesso Salvini che ha chiesto ai leghisti in Giunta (Stefani, Augussori, Pellegrini, Pillon e Urraro) di votare a favore del via libera al processo, “così chiudiamo questa vicenda” ha detto il leader della Lega.

In Giunta, intanto, potrebbero dare forfait i membri della maggioranza (D’Angelo, Crucioli, Evangelista, Gallicchio, Giarrusso e Riccardi per i 5Stelle, Cucca, Bonifazi e Ginetti di Italia Viva, Rossomando del Pd, Grasso e De Falco del Misto).

Resta incerto per ora anche il voto di Forza Italia, che oltre al presidente Gasparri, vede in Giunta Malan, Modena e Paroli e quello del senatore di Fdi, Balboni. Pallottoliere alla mano, se i 12 della maggioranza, escluso Durnwalder – che potrebbe non essere presente in Giunta per motivi personali – non si dovessero presentare, si potrebbe avere un voto con i 5 leghisti che potrebbero dire ‘No’ alla relazione Gasparri, a fronte di 5 voti (4 di Fi e uno di Fdi) a favore del ‘Sì’.