Torino, fermato pirata della strada che ha ucciso un pedone 

Torino, fermato pirata della strada che ha ucciso un pedone

Pubblicato il: 22/01/2020 07:09

Si è conclusa nella notte la caccia all’auto pirata che nelle prime ore di domenica mattina, lungo la strada provinciale che collega Orbassano a Stupinigi, ha investito e ucciso un albanese che oggi avrebbe compiuto 36 anni. Si tratta di un operaio 34enne che è stato sottoposto a fermo per omicidio stradale e omissione di soccorso. Domenica mattina sul luogo dell’incidente erano intervenuti i carabinieri che dopo aver rinvenuto il cadavere dell’uomo ed effettuato i primi rilievi hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in tutte le possibili vie di fuga percorribili dall’automobilista responsabile dell’investimento.

Dall’analisi dei filmati i militari hanno individuato un’auto di colore bianco che, dopo l’urto, aveva lasciato a terra lo stemma di marca staccatosi dall’avantreno. Sono, quindi, scattate ispezioni in tutte le carrozzerie del circondario metropolitano che hanno permesso di rintracciare in un’autofficina di Giaveno la vettura gravemente danneggiata e con tracce di sangue ancora sul cofano. L’auto era stata portata in autofficina il giorno successivo all’incidente dallo stesso proprietario che aveva riferito all’ignaro carrozziere di aver investito accidentalmente un capriolo.

Rintracciato e condotto in caserma l’uomo ha confessato, raccontando agli investigatori che nel percorrere quella strada, probabilmente a causa della nebbia, aveva accidentalmente investito il pedone. Accortosi di quanto accaduto, sempre secondo il racconto fatto ai carabinieri, si sarebbe prima fermato circa 300 metri più avanti senza prestare o chiedere soccorso, per poi ripartire subito dopo in preda al panico e tornare successivamente in prossimità del luogo dell’incidente, notando una persona esanime riversa sulla carreggiata. L’auto è stata sequestrata per ulteriori rilievi tecnici.