Sci: Paris, ‘ora penso a recuperare, obbiettivo essere al top per Mondiali Cortina’ 

Paris: punto ad essere al top per i Mondiali di Cortina

Dominik Paris

Pubblicato il: 23/01/2020 17:53

“I tempi di recupero? Abbiamo fatto un piano per le prossime due settimane in cui dovrò stare fermo, poi vedremo come reagisce il ginocchio e in base a quello inizieremo con la fisioterapia. Rientrare al top per i Mondiali di Cortina? Stavo sciando bene, punto a tornare al top. Sicuramente la speranza è quella, vediamo. Ora devo prima mettere apposto il fisico e in base a quello poi si decide”. Sono le parole del campione azzurro dello sci, Dominik Paris, al telefono con l’Adnkronos, dalla clinica dove è stato operato al ginocchio in seguito all’incidente in allenamento che gli ha procurato la rottura del crociato anteriore e la microfrattura della testa del perone.

Tanti i messaggi e le telefonate arrivate al velocista altoatesino. “Ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà, dai compagni e dagli avversari, anche da parte femminile, tutto il circuito mi ha fatto sentire la sua vicinanza, e mi ha fatto molto piacere”, ha aggiunto Paris. Per il campione azzurro è il primo infortunio grave in carriera. “Il recupero richiede tanto tempo, se fosse stato meno grave ci sarebbe voluto meno tempo ma dovrò imparare anche questa pazienza”, ha aggiunto con il sorriso. Al momento Paris pensa ai giorni che lo attendono senza guardare troppo oltre. “Le Olimpiadi di Pechino? Sono uno che guarda un passo alla volta. Devo fare questo, rientrare, mettere su un programma e poi vedremo. Forse domani posso tornare a casa”.

“Generalmente per l’infortunio al crociato i dottori dicono che servono 8-10 mesi, poi c’è chi si sente bene e rientra in sei o chi rientra dopo, ma dipende dall’atleta e da che sport fa”, ha aggiunto lo sciatore tornando sui tempi di recupero dall’infortunio.

Sono diversi anche i calciatori che si sono infortunati al crociato del ginocchio come Zaniolo e Demiral. “Similitudini tra calcio e sci? Anche nel calcio giocano molto. Lo sport ormai ad alto livello richiede il fisico e ci sono più possibilità di farti male, ma fa parte del gioco. Si gioca o gareggia troppo? No, quando cerchi i limiti diventa sempre più pericoloso. Io per 11 anni ho fatto di tutto e non mi è successo niente e poi è arrivata questa giornata qua, sono cose che possono succedere. E’ stata una stupidata, è andata male. Favoriti a Kitzbühel? Mi sembra che siano sempre gli stessi, Mayer, Kilde e Clarey che ha fatto vedere di andare forte, poi a Kiz bisogna vedere chi riesce a fare bene fino alla fine perché ci sono dei passaggi molto difficili e sbagliare è molto facile”, ha concluso Paris.