Carabinieri, generale Nistri: “Nel 2019 più basso tasso di reati in ultimi 10 anni” 

Carabinieri, generale Nistri: Nel 2019 più basso tasso di reati in ultimi 10 anni

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Pubblicato il: 24/01/2020 11:52

Il 2019 segna il più basso tasso di reati degli ultimi 10 anni“. Lo ha detto il comandante generale dell’Arma generale Giovanni Nistri nel suo discorso in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della scuola ufficiali carabinieri. “La sicurezza risiede nella prevenzione e nella repressione dei reati – ha aggiunto – ma è anche un sentimento da accudire, minacciato dall’ansia che rimbalza come una gigantesca eco, acuita dalle crescenti fragilità sociali”.

Nel 2019, ha reso noto Nistri, “i carabinieri hanno perseguito il 73% di tutti i reati denunciati, scoprendo il 63% dei casi risolti da tutte le forze dell’ordine”. Un impegno costante che ha spesso messo a repentaglio l’incolumità dei militari. “Tre i militari morti in servizio”, ha detto ricordando il vice brigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso la notte del 26 luglio scorso mentre con un collega, come lui in borghese, tentava di recuperare una borsa rubata.

Tre mesi prima era toccato al maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, vicecomandante della stazione di Cagnano Varano a Foggia, colpito da un proiettile esploso da un 66enne fermato per un controllo, e poi all’appuntato scelto Emanuele Anzini del Nucleo radiomobile di Zogno, a Bergamo, investito a 41 anni durante un posto di blocco. “Duemilatrentatré – continua il generale Nistri – sono rimasti feriti o contusi, vittime di resistenze e aggressioni. Il 28% in più rispetto al 2018”.

“Naturalmente – ha evidenziato Nistri – siamo consapevoli di comportamenti gravi attribuiti a nostri commilitoni: abbiamo però dimostrato nei fatti, anche con intima sofferenza, la nostra ferma determinazione di provvedere al riguardo, ricorrendone i presupposti giuridici, oltre che di investire nella formazione”.

Per quanto riguarda la minaccia terrorismo, “le sconfitte inferte agli assetti del “Daesh” e di “Al Qaeda” non hanno dissolto le insidie portate dal loro messaggio, ancora in grado di alimentare processi di radicalizzazione in contesti interni vari e polverizzati come in ambiti territoriali a noi prossimi: dalla Libia al Sahel, all’arco balcanico”.

“Ad essi orientiamo la ricerca informativa – ha incalzato Nistri – sul terreno come sul web, condividendo i risultati con le altre Forze di polizia e con le Agenzie di informazione e sicurezza nel Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo. In quella sede confluiscono anche le evidenze dell’attivismo delle matrici eversive – l’anarco-insurrezionalismo, l’antagonismo, la destra radicale – i cui fermenti, pur da angolature antitetiche, mirano a strumentalizzare temi sociali fortemente divisivi”.

“Le minacce portate dai crimini informatici condizionano l’ecosistema telematico nel quale siamo immersi e incidono sempre più sul quadro generale della delittuosità: nel 2010 erano meno del 4%, ad oggi pesano per quasi il 10%”, ha proseguito il generale.

“Nel settore – ha rimarcato – il Reparto Indagini Telematiche del Raggruppamento Operativo Speciale rappresenta il polo di riferimento di una rete periferica di operatori specializzati, capillarmente presente sul territorio nazionale, anche a salvaguardia delle infrastrutture sensibili della Difesa, quale attività di Polizia militare, funzione esclusiva dell’Istituzione”.