Conte: “Salvini grande sconfitto” 

Conte: Salvini grande sconfitto

(Foto Afp)

Pubblicato il: 27/01/2020 14:36

C’è chi ha voluto fare di questo voto un referendum pro o contro il governo” e “proprio per questo comportamento che io giudico improprio, mi riferisco in particolare a Matteo Salvini, per me esce grande sconfitto da questo appuntamento elettorale. In realtà, le comunità locali hanno inteso questo come un referendum su di lui, quindi ne esce sconfitto”. Così il premier Giuseppe Conte, parlando con i cronisti nel piazzale antistante Palazzo Chigi dei risultati delle regionali in Emilia Romagna e Calabria.

“Avevo intravisto, già qualche mese orsono, una parabola calante della Lega che appare confermata, non è primo partito né in Emilia Romagna né in Calabria”. Così il premier Giuseppe Conte, parlando con i cronisti nel piazzale antistante Palazzo Chigi.

“Il M5S non ha conseguito risultati brillanti, questo è vero. Ma consideriamo tre aspetti: il primo è che il leader politico Luigi Di Maio si è dimesso proprio durante la campagna elettorale e ora c’è un reggente; secondo, il Movimento non ha una solida struttura territoriale” essendo un “Movimento, non un partito tradizionale; terzo, ricordiamoci che per questa scadenza elettorale c’è stata incertezza sul se presentarsi fino all’ultimo. Quindi si è arrivati a questa scadenza in una fase di chiara incertezza, quindi non dobbiamo essere ingenerosi sulla performance del Movimento“, ha detto invece commentando il risultato dei 5 Stelle. Tensioni nel governo dopo la debacle? “I numeri in Parlamento sono diversi”, commenta poi aggiungendo: “E’ improprio, l’ho sempre sostenuto e continuo a sostenerlo, attribuire significato politico a livello nazionale” a una competizione elettorale territoriale.

Conte interviene anche sulla ‘citofonata di Salvini‘: “Si è manifestata un’altra modalità di fare politica, di fare spettacolo, la modalità di andare a citofonare, forse c’era chi voleva farlo anche qui a Palazzo Chigi. Lo dico ora che la campagna elettorale è finita: è indegno andare in giro a citofonare additando singoli privati cittadini, a torto o ragione non importa, come colpevoli di gravi comportamenti delittuosi”. “E’ davvero inaccettabile, mi ricorda pratiche oscurantiste del passato: è un dare dell’untore che non possiamo accettare – prosegue – tantomeno da chi per 15 mesi ha fatto il ministro dell’Interno e aveva una grande responsabilità di perseguire quei reati di cui oggi si lamenta e ora ha una grande responsabilità come leader d’opposizione. Sono scorciatoie mediatiche che non possiamo accettare”.

“La prospettiva di governo è di più ampio respiro: noi dobbiamo lavorare per contrastare queste destre – continua Conte – Mi auguro che si possa rafforzare sempre più un ampio fronte – poi potete chiamarlo come volete, ‘progressista’, ‘riformista’, ‘alternativo alle destre’- dove possano trovare posto tutte le forze, pur con diverse sensibilità, che vogliono condurre una politica alternativa alle destre”. “Io sono un costruttore per definizione – aggiunge – e mi auguro che questo progetto politico possa rafforzarsi sempre più andando avanti nel tempo, anche in virtù di un maggiore affiatamento tra le forze di governo”. “Non dobbiamo più indulgere in smarcamenti, in rivendicazioni di spazi politici e non possiamo più permetterci di piantare bandierine. La gente ci chiede buone pratiche di governo”, ha detto ancora il premier.

Salvini – “Leggo che anche oggi il signor Conte passa il tempo ad attaccarmi e a dire che deve lavorare per contrastare me e le destre. Gli ricordo che deve lavorare per il bene degli italiani, non perché odia qualcuno. Chi vive di rabbia e rancore vive male poverino, camomilla per Giuseppi!”. Così il leader della Lega Matteo Salvini.