Business sui social: trend in crescita nel 2020 

Business sui social: trend in crescita nel 2020

Pubblicato il: 28/01/2020 16:30

Firenze, 28/01/2020 – Cresce il numero delle aziende interessate a presentare la propria attività sui social media: secondo uno studio a carattere internazionale condotto da Hootsuite, circa l’86% delle imprese considera che la presenza sui social sia ormai fondamentale per mantenere l’azienda su buoni livelli di competitività.

I fattori che contribuiscono al costante incremento di tale frequenza sono correlati tra loro: fondamentale, in primo luogo, il sempre più diffuso utilizzo di dispositivi mobili, che agevola l’accesso ai siti e alle applicazioni; rilevante anche l’entrata in campo di nuove piattaforme che, proprio perché rappresentano una novità, destano interesse nel pubblico. Ma è importante anche il fatto che, sia da parte delle aziende che da parte dei consumatori, i social vengono visti sempre più spesso come una vetrina a cui è molto utile fare riferimento.

Le dinamiche del business sui social network

Se si guarda ai dati del commercio online, perennemente posizionati su una parabola ascendente, non si può non associare questo fenomeno al fatto che sempre più persone si affidano alla rete per gestire il proprio business e i social sono sicuramente un’ottima risorsa da diversi punti di vista.

Adottando un’adeguata strategia di marketing, è infatti possibile, per un’azienda, incrementare la propria visibilità, allargandone notevolmente i confini, e aumentare il focus del pubblico sull’attività svolta e sui servizi offerti.

Analizzando i dati sulle abitudini degli utenti relativamente ai social network, si nota subito un fattore di base: sempre più persone navigano in rete, se si considera che dal 2014 – anno di riferimento da cui parte l’analisi di Talkwalker – il numero degli utenti su internet è lievitato del 75% e il trend è sempre in ascesa. In particolare, in Italia, il 92% delle persone visita quotidianamente i social, in buona parte mostrandosi attiva rispetto ai contenuti visualizzati.

I social più visitati sono, nell’ordine delle percentuali relative agli accessi giornalieri, YouTube, WhatsApp, Facebook e Instagram.

Per la maggior parte degli utenti, questi social sono utilizzati in momenti e per finalità differenti: mentre YouTube è il canale di elezione per il tempo libero, WhatsApp è il canale preferito per la messaggistica, mentre Facebook viene visitato per acquisire o condividere informazioni e Instagram per scoprire, anche tramite l’attività svolta dagli influencer, prodotti nuovi o avere notizie su quelli già in circolazione.

I social, inoltre, sono visti come un valido canale attraverso il quale esprimere opinioni e leggere recensioni su prodotti acquistati o acquistabili online o nei negozi fisici.

È evidente, quindi, che i social non sono frequentati solo per puro divertimento o come mezzo di comunicazione, ma anche per ragioni legate all’attività lavorativa.

L’interesse non si riscontra solo nel cliente: per un brand è divenuto essenziale catturare l’attenzione del pubblico presente sui social media, provocarne le reazioni e, soprattutto, rispondere attraverso questo canale alle differenti esigenze di una potenziale clientela.

Ed è importante rilevare quanto il requisito dell’autenticità sia ormai riconosciuto come fondamentale. Un contenuto diffuso online, per attirare l’attenzione, deve essere creativo ma reale, per non rischiare smentite o accuse di fake news.

Il trend del business sui social media per il 2020

Con riguardo alle tendenze in materia di business in rete, previste per il 2020, HubSpot ha condotto un’indagine completa ed esauriente, con una prospettiva rivolta anche agli anni a venire.

Partendo dal presupposto che il mondo dei social ha un pubblico sempre più attento ed esigente, non si può ignorare che, nel frattempo, all’interno di questo mondo sorgono nuove piattaforme (come, ad esempio, il tanto discusso fenomeno TikTok), pronte a soppiantare la popolarità di quelle ormai consolidate da anni.

Per un’azienda che investe sul social web, questo comporta un’attenzione particolare al proprio target di utenti attivi, che potrebbe spostarsi sulle nuove piattaforme: di conseguenza, i contenuti proposti dovranno subire modifiche e adattamenti.

Per esempio, poiché ultimamente si è diffusa la tendenza ad invitare le persone a vivere più nel mondo reale, staccandosi più spesso dal virtuale/digitale, l’atteggiamento del brand che desidera adattarsi al nuovo che avanza, sarà quello del giusto equilibrio, mostrando di dare importanza al tempo che gli utenti vorranno spendere sul social dove il brand è presente.

Un altro argomento importante e anche strettamente correlato al vivere nel reale, è quello relativo alla trasparenza sulla privacy: un marchio che vuole rimanere presente sui social dovrà tenerne conto con sempre maggiore attenzione, mostrando chiarezza nelle informazioni e nelle risposte agli utenti, rafforzando la propria credibilità e affidabilità.

Il ruolo dei social network in azienda

Dato per certo che la presenza del proprio business sui social viene considerata dalle aziende assolutamente rilevante in termini di competitività, molte di loro gestiscono questa presenza creando più di un profilo sulle diverse piattaforme.

Il dato più sorprendente è quello relativo a Facebook, su cui è presente il 99% delle aziende, seguito da Instagram, Twitter e YouTube. Meno di rilievo le posizioni di Messenger e Google, ma sorprende il 20% delle presenze su Pinterest, un canale sul quale l’interesse per l’attività di promozione dei marchi è in crescita costante.

Generalmente, i profili social sono gestiti internamente all’impresa da una o più persone delegate a questo compito; gli obiettivi maggiormente perseguiti, oltre a quelli classici di pubblicità del marchio e di incremento delle vendite, riguardano la Brand reputation, intesa come gestione dell’apprezzamento e difesa del marchio sul web, e la Brand awareness, riguardante la notorietà dell’azienda e la riconoscibilità della sua offerta.

Il dato positivo riguarda, dunque, un’attenzione maggiore data alla qualità più che alla quantità dei servizi e l’interazione sembra essere uno degli obiettivi primari. Il coinvolgimento degli utenti, definito engagement, è attualmente una delle attività più favorite dall’esistenza dei social media, dove la connessione tra il marchio e il consumatore è one-to-one, ovvero diretta e si manifesta con la partecipazione attiva dell’utente alla comunicazione di marca.

Nell’engagement, la clientela non viene più vista come destinatario passivo del messaggio informativo o pubblicitario, ma viene incoraggiata alla partecipazione e all’interazione, anche attraverso il compimento di azioni. Vista la presenza della quasi totalità delle aziende su Facebook, l’attività di engagement su questo social è particolarmente rilevante e può indicare la misura dell’interesse della clientela nei confronti del marchio.

Ma poiché l’interesse espresso attraverso l’engagement è cosa ben diversa dalla semplice visualizzazione, è necessario misurare il grado di partecipazione degli utenti per avere un’idea, anche se teorica, del loro impiego nei confronti di un dato brand.

Su Facebook questa misurazione è possibile attraverso gli Insights, che danno una stima del grado di coinvolgimento degli utenti rispetto ai contenuti di una pagina, facendo riferimento alle azioni compiute dagli utenti (dai clic sui post, all’uso del pulsante di call-to-action), alle visualizzazioni, alle interazioni, ai feedback positivi e alle condivisioni.

Correlativamente, dunque, le aziende dovranno porre in essere strategie di contenuto che, sulla base dei dati forniti dagli Insights, possono essere aggiustate dalle aziende per attirare sempre maggiori utenti. L’engagement su Facebook, misurato generalmente, ma non solo, in likes e condivisioni (si può leggere qui un approfondimento su cosa accade se un’azienda compra likes Facebook) produrrà come conseguenza positiva la risposta all’invito a partecipare: questo risultato potrà essere realizzato fornendo al pubblico gli strumenti per trovare nel marchio i contenuti che cerca, attraverso una strategia che punti meno sulla propaganda e più sull’attrattiva e l’interazione.

Per informazioni:

SWJ WEB MARKETING SL è un’azienda di web marketing specializzata nel settore del social media marketing che svolge il proprio lavoro a stretto contatto con cantanti, attori ed influencer soprattutto italiani. I titolari, Roger e Joel Pagini sono degli imprenditor digitali che hanno fondato la loro attività di digital marketer a partire dal 2008; nel 2012 hanno fondato un network di siti web utili ad aiutare le star e i personaggi dello spettacolo ad avere profili social più visitati e un ritorno di immagine sul web migliore. Il sito web principale del network attivo dal 2012 ha come obiettivo la promozione su tutti i social network dei profili degli artisti, dando loro e alle aziende di social manager che li rappresentano, gli strumenti e la formazione di cui hanno bisogno per avere successo nel mondo digitale dei social network.

Sito web: https://www.marketing-seo.it/

e-mail: info@marketing-seo.it

telefono: 055-7478543