Giustifica razzismo ma ama l’ambiente, l’identikit dell”italiano’ 

Giustifica razzismo ma ama l'ambiente, l'identikit dell''italiano'

(AFP)

Pubblicato il: 30/01/2020 11:30

L’Italia è ”un paese che galleggia” e gli italiani sono un popolo che ”si è adattato allo stato di perenne crisi ma che continua a ‘bruciare’ ricchezza e risparmi. Un Paese ‘incattivito che guarda con diffidenza e poca tolleranza gli stranieri e che, in molti casi, giustifica episodi di razzismo e antisemitismo. Un Paese che non genera figli ma, nello stesso tempo, ama sempre di più la compagnia degli animali e mostra una cresciuta sensibilità nei confronti dei problemi dell’ambiente”. E’ l’identikit tracciato dall’Eurispes, nel rapporto Italia 2020.

Per il presidente, Gian Maria Fara, ”manca una cornice di regole” che permetta di ”rimboccarsi le maniche e di identificare soluzioni”. La politica deve fare ”una cura ri-costituente”, nel senso che deve ”affrontare una nuova fase costituente”. In questo modo si darebbe ”un segnale al paese: stiamo lavorando tutti insieme” e, secondo Fara, ”ogni singolo cittadino sarebbe disponibile a dare credito al tentativo”.

Italia maglia nera in Europa per obesità bambini

Shoah, il 15,6% degli italiani la nega

FISCO: Le ‘tasse in Italia sono ”troppo alte” e ”più della metà degli italiani tende a giustificare l’evasione in determinate situazioni”. La maggior parte dei cittadini, in qualche misura, ”giustifica l’evasione fiscale: per il 25,1% non è grave solo se compiuta da chi fa fatica a sostenere la pressione fiscale; per il 19,6% è grave per chi possiede grandi patrimoni; per il 9% non è grave perché in Italia la pressione fiscale è eccessiva”

RISPARMI: La metà dei cittadini ”continua a ‘polverizzare’ i risparmi” mentre ”un italiano su 10 è vittima di usura”. Quest’anno il 27% degli italiani probabilmente non riuscirà a risparmiare nei prossimi dodici mesi e il 24,8% ne è certo; il 17,7% ritiene che ci siano buone probabilità di farcela e solo il 5,2% ne è sicuro. E le difficoltà di accesso al credito bancario portano un italiano su 10 a diventare ”vittima di usura”.

SUD: Il centro nord dell’Italia tra il 2000-2017 ha sottratto al sud una fetta di spesa pubblica, a cui avrebbe avuto diritto in percentuale alle popolazione, di circa 840 miliardi di euro, pari a 46,7 miliardi di euro l’anno. Nel 2016 lo Stato italiano ha speso 15.062 euro pro capite al Centro-Nord e 12.040 euro pro capite al Meridione. In altre parole, ciascun cittadino meridionale ha ricevuto in media 3.022 euro in meno rispetto a un suo connazionale residente al Centro-Nord.

CONSUMI: Per contenere le spese nell’ultimo anno, il 32,5% degli italiani ha rinunciato a effettuare controlli medici e di prevenzione e il 27,3% ha tagliato sulle spese dentistiche. Tra le rinunce nell’ultimo anno, al primo posto l’acquisto di una nuova auto (51,4%); il 44,2% invece ha rimandato lavori di ristrutturazione nella propria abitazione, il 38,2% ha rinunciato a sostituire arredi di casa ed elettrodomestici logorati, il 28,5% ha fatto a meno delle riparazioni del proprio autoveicolo e il 34,5% delle spese per un/una badante.

LAVORO: Il 41,2% degli italiani sostiene che qualcuno tra i propri familiari si è trasferito per migliorare la propria situazione economica/lavorativa: nel 22,9% dei casi si è trattato di trasferimenti in un’altra città italiana e nel 18,3% all’estero. Al Sud, nelle Isole e al Centro prevalgono i trasferimenti entro i confini nazionali (rispettivamente 39,4%; 34,4% e 19%); mentre al Nord sono più frequenti i trasferimenti all’estero (27,3% Nord-Est e 15,3% Nord-Ovest) rispetto a quelli verso altre città italiane (15,3% Nord-Est; 12,2% Nord-Ovest).

SCUOLA: Una buona parte dei cittadini, il 52,4%, si trova d’accordo sul fatto che si debba estendere l’obbligo scolastico fino alle scuole medie superiori. L’ipotesi che al termine della scuola dell’obbligo, si introducano sei mesi di servizio civile obbligatorio raccoglie un buon 54,1% di consensi. Solo il 32,9% degli intervistati ritiene una proposta valida il prolungamento dell’anno scolastico fino a luglio con rientro a settembre; accolta in maniera negativa anche l’eventualità della riduzione del numero delle Università presenti in Italia (il 33,3% si dice favorevole)”.

CLIMA: Il riscaldamento globale è un problema urgente per un quarto degli italiani. Se le economie mondiali non saranno convertite in uno stile di vita sostenibile, entro il 2050 buona parte degli ecosistemi terrestri collasseranno. Il 35% della superficie terrestre, dove vive il 55% della popolazione mondiale, sarà investita per almeno venti giorni l’anno da ondate di calore letali, mentre il 30% della superficie terrestre diventerà arida e inabitabile.

ANIMALI: Quattro italiani su dieci (39,5%) accolgono almeno un animale in casa. In particolare, nel 20,7% dei casi un animale, nel 9,6% dei casi due pet, nel 5,6% tre, nel 3,6% più di tre. In quasi la metà dei casi si tratta di un cane (48,8%). A scegliere un gatto sono il 29,6%. Il restante 21,6% si divide tra i possessori di uccelli (3,5%), tartarughe (3,4%), pesci (2,9%), criceti (2,4%), conigli (2,3%), cavalli (1,8%), rettili (1%).