Engineering, ai private equity il 100%  

Engineering, ai private equity il 100%

Il fondatore Michele Cinaglia e l’amministratore delegato Paolo Pandozy

Pubblicato il: 05/02/2020 17:32

Cambia l’assetto azionario di Engineering e nel suo capitale entra il fondo Bain Capital, che affiancherà NB Renaissance Partners.

I due private equity raggiungono quindi circa il 100% della compagnia, di cui prima possedevano grossomodo il 90%. Il fondatore Michele Cinaglia, che ha venduto la sua quota di minoranza, “continuerà a mettere a disposizione della società la sua grande esperienza e forte leadership”.

Nel dettaglio, l’operazione prevede che Nbrp e i fondi gestiti da Apax, che dall’opa e dal delisting di aprile 2016 detenevano la maggioranza del capitale, liquidino tutto. A quel punto, Nbrp ricomprerà le azioni attraverso nuovo capitale da fondi diversi, congiuntamente con il nuovo azionista Bain Capital. L’accordo prevede che i due fondi siano affiancati dal re-investimento del senior management e in particolare dell’amministratore delegato Paolo Pandozy, che resta alla guida della società. Il closing sarà ad aprile.

“Finanziata da tutte le maggiori banche italiane, incluse Banca Imi-Intesa Sanpaolo, Unicredit e altre che dovrebbero entrare al closing, così come dalle maggiori banche europee, l’operazione punta a rafforzare il ruolo di sistema assunto dal gruppo Engineering sia sul fronte dell’innovazione, sostenuta da ingenti capitali destinati alla Ricerca&Sviluppo, sia sul fronte dell’aggregazione di numerose eccellenze tecnologiche italiane”, spiega una nota.

Nel corso del 2020 celebreremo i 40 anni di storia di Engineering. In questi decenni abbiamo sempre avuto ben chiara la nostra missione: accompagnare il Paese attraverso l’evoluzione tecnologica stando sempre un passo avanti grazie al costante reinvestimento dei capitali in azienda e alla cura e formazione dei nostri dipendenti, oggi ben oltre 11mila”, sottolinea il fondatore e presidente, Michele Cinaglia. “Per loro, in particolare, sono felice di poter confermare grazie all’intesa con tutti gli azionisti, la decisa continuità di guida e strategia che, sono certo, offrirà ancora moltissime possibilità di crescita su tutti i livelli, di business, professionali e umani”.

Con sede a Roma, Engineering è tra le principali realtà impegnate nella trasformazione digitale di aziende e organizzazioni pubbliche e private: a quattro anni dall’investimento di Nbrp e di Apax, i ricavi sono aumentati ad un tasso annuo dell’11% (da 851 milioni di euro nel 2015 a circa 1,3 miliardi di euro nel 2019) e l’ebitda è passato da 105 milioni di euro nel 2015 a circa 160 milioni di euro nel 2019.

Hanno agito in qualità di consulenti per Nbrp nell’operazione Gatti Pavesi Bianchi, Bain & Co, New Deal Advisors, Di Tanno e Associati, Kirkland & Ellis. Banca Imi, insieme a Lazard, ha agito da consulente finanziario dopo essere stata coinvolta nel de-listing del 2016. I fondi venditori gestiti da Nbrp e i fondi Apax sono stati assistiti da Rothschild & Co, Simpson Thacher & Bartlett, BonelliErede e PwC.